La società viola aveva trattato il difensore belga anche un anno fa
Come riportato dal Corriere dello Sport, si era arenato tutto nel bollore dello scorso settembre. Complice anche una cessione saltata e un’offerta che non aveva soddisfatto il Rennes. Adesso, ai primi bagliori di luglio, dalle parti del Viola Park potrebbe tornare di moda un nome rilanciato dall’Europeo in corso. Fiorentina-Arthur Theate, atto secondo: a dir la verità c’era stato un timido sondaggio anche a gennaio ma il Rennes, che già a in estate sparava alto, a stagione in corso e ancora in Europa League ha chiuso la porta in faccia a tutti. Adesso però, le carte in tavola sono cambiate. Perché i rossoneri di Francia hanno toppato in Ligue 1, non riuscendo a centrare la qualificazione in Europa, e perché il calciatore vuole cambiare aria.
LA RICHIESTA. Ora c’è da convincere il Rennes, con cui ha un contratto fino al giugno 2026 e che due anni fa ha sborsato 20 milioni più due di bonus per convincere il Bologna a cederlo: il grosso scoglio rimane la richiesta sempre alta di un club che col passare del tempo, e con la mancata qualificazione in Europa, sta perdendo però sempre più potere in una potenziale trattativa. Se il Rennes chiedeva 20 milioni fino a gennaio, adesso – nonostante l’exploit a Euro2024 – si potrebbe accontentare di 15-16 milioni. Una cifra non da poco, alla quale la Fiorentina potrebbe però arrivare dopo le cessioni di Amrabat e Ikoné: perché il calciatore è di valore assoluto e perché insieme a Milenkovic e Quarta formerebbe un trio difensivo di altissimo livello che si completerebbe a meraviglia, lui mancino a sinistra accanto ai due veterani viola (con Ranieri come ‘quarto’ centrale).
SECONDO TENTATIVO. Pradè ha sempre mantenuto in piedi i contatti in questi mesi e valuterà quanto e come spingere, magari proponendo un prestito con obbligo, una formula ‘alla Zaniolo’ con cifre simili ma comunque inferiori ai 17 milioni. Dicevamo della scorsa estate, quando Theate era in cima alla lista di Italiano. Non se ne fece di niente anche e soprattutto per la mancata cessione di Quarta al Real Betis. Anche perché le alternative non abbondano: Pongracic e Valentini, due dei profili sondati nelle ultime ore, sono difensori con tanta concorrenza e non darebbero le stesse garanzie dal punto di vista tecnico rispetto a un difensore che a 24 anni è già leader della propria nazionale.
Di
Redazione LaViola.it