Le altre frenano, la Fiorentina ha un motivo in più per tornare a vincere. Palladino sembra intenzionato a utilizzare il nuovo acquisto come jolly a partita in corso
Folorunsho sì, Folorunsho no, scrive il Corriere dello Sport. Coup de théâtre per sparigliare le carte subito o arma per “rompere” la partita nel secondo tempo. È il dubbio di Raffaele Palladino in queste ore che lo separano da Monza-Fiorentina. Dubbio che non ci sarebbe stato se l’ex Napoli non si fosse presentato a Firenze tirato a lucido dal punto di vista fisico e con una voglia matta di giocare. E se Palladino, che l’ha voluto alle sue dipendenze il prima possibile, non fosse convinto che sia proprio lui, il muscolare centrocampista romano, l’ingranaggio giusto da inserire in un motore ingolfato da un mese a questa parte.
Un motore che deve tornare a girare, a cominciare dalla prima gara del girone di ritorno. Al giro di boa si sono incagliate Lazio, Juventus e Milan. Tre squadre che, classifica alla mano, dovrebbero essere dirette concorrenti della Fiorentina. Che ha quindi un motivo in più per tornare a vincere in campionato dopo più di trenta giorni – dall’1-0 col Cagliari un punto in quattro partite – : con tre punti i viola sorpasserebbero proprio la Juve e metterebbero nel mirino la Lazio, in questo momento quarta a +4 ma con due gare in più.
Per il delicato incrocio col Monza Palladino sembra comunque intenzionato a far partire il nuovo acquisto dalla panchina. Michael Folorunsho come jolly da giocare a partita in corso. Una scelta conservativa, anche perché le scelte in mezzo al campo non sono molte. Cataldi – affaticamento al retto femorale – non sarà della trasferta e così la mediana sarà ancora una volta consegnata ad Adli e Mandragora, con Richardson in panchina.
Fiducia alla Fiorentina che ha fatto così bene in autunno salvo perdersi coi primi freddi di dicembre. Negli uomini e nel vestito tattico: la difesa dovrebbe essere quella da “filastrocca”, De Gea, Dodo, Ranieri, Comuzzo, Gosens. Centrocampo come detto obbligato, o quasi. E poi, davanti, l’ex di turno Colpani, Beltran (più di Gudmundsson) e Sottil alle spalle di Kean. I fedelissimi di Palladino, tornati nei loro ruoli di competenza, in un 4-2-3-1 che ha fatto grande la Fiorentina fino a qualche settimana fa. La variante, rappresentata dalla difesa a tre vista contro il Napoli, rimane spendibile a partita in corso.

Di
Redazione LaViola.it