La fine degli alibi: Montella paga per tutti. Ora idee (giuste) e investimenti

L’allenatore era l’ultima eredità dei Della Valle, ora però serve costruire una Fiorentina che abbia prospettive. E che si tolga in fretta dal rischio B.

Alla fine a pagare per tutti è Vincenzo Montella. Il primo esonero a stelle e strisce arriva dopo soli sei mesi di gestione ed è destinato a rappresentare una svolta nella neonata avventura americana della Fiorentina. Un esito atteso (e auspicato da molti) quello di ieri e, diciamo la verità, quasi scontato fin dalla scorsa estate, quella della Grande Rivoluzione, scrive il Corriere Fiorentino. Come piccoli Robespierre, in tanti non erano rimasti soddisfatti davanti alle teste cadute. «Alla ghigliottina, alla ghigliottina», da far rotolare mancava solo quella dell’allenatore che era stato scelto (orrore, orrore) da Diego Della Valle in persona. Piazza accontentata dunque nonostante lo stesso Commisso avesse provato a opporsi a tanto rancore.

FINE DEGLI ALIBI. Inizia così, in modo tutt’altro che sereno e molto poco anglosassone, la vera avventura nel calcio italiano di Rocco Commisso. Perché d’ora in avanti di alibi ce ne saranno sempre meno. La Fiorentina e i suoi nuovi dirigenti si trovano ora faccia al vento a gestire una tempesta di cui sono responsabili tanto se non più dell’allenatore. Sbagliare ancora scelte sul mercato sarebbe, oltre che disdicevole, molto pericoloso vista la situazione di classifica in cui è scivolata la squadra. D’ora in avanti si fa sul serio e non basteranno colpi a effetto (per quanto graditi come quello di Ribery) a costruire l’autorevolezza di un progetto. Servono programmazione, idee e investimenti per rilanciare una società che negli ultimi anni ha perso appeal sia in Italia che all’estero. In estate, infatti, sono arrivati molti no da parte dei giocatori.