Editoriali
La ‘Fiesole’ tuona, Italiano se la prende. La continuità è un miraggio… come i gol delle punte
Italiano risentito nel dopo partita per il coro dei tifosi. Serve necessariamente trovare continuità in campionato. Le coppe possono salvare la stagione, ma occorre trovare i gol
Lo specchio della serata è il coro della ‘Fiesole’ non appena Pairetto fischia il finale. Quel ‘fate ridere‘ gridato a gran voce ha fatto male. Ai giocatori, a Vincenzo Italiano che poi lo ha commentato in sala stampa in modo stizzito (“mi è parso eccessivo, non lo condivido“). Un coro però più personale ed intimo di quelli sentiti nelle scorse settimane. Evidentemente la ‘Fiesole’ ha fatto un passo in avanti. Dal ‘meritiamo di più‘ di generico destinatario si è passati ad un coro diretto alla squadra. Mentre in Tribuna si assisteva ai soliti urlacci all’indirizzo di Commisso e Barone, la squadra ha lasciato il campo in mezzo ai fischi.
E’ il finale di una serata complicata, a tratti anche piacevole (nel primo tempo) con due squadre aperte e decise a darsi battaglia. Nella ripresa la Fiorentina è però mancata, lasciando vita facile ad un Bologna trasformatosi col passare dei minuti in una macchina perfetta da difesa e contropiede. D’altra parte l’inerzia era quella. Italiano ha provato a tornare al 4-2-3-1, togliendo due mezzali in difficoltà (Bonaventura e Barak) sul pressing feroce del centrocampo rossoblu per inserire (anche) Cabral. I cambi non hanno avuto l’effetto sperato. Anzi, paradossalmente hanno tolto ritmo alla manovra.
Detto della sconfitta (le speranze si sono infrante sulla rovesciata capolavoro di Saponara schiantatasi sulla traversa) resta l’analisi. E quella, sponda campionato, è impietosa. Nona sconfitta, nessuna vittoria con chi precede i viola in graduatoria e la sensazione di una montagna russa costante. La squadra non riesce a trovare continuità di risultati, dopo qualche passo in avanti (il pari di Roma contro la Lazio e la vittoria in coppa con il Torino) arriva puntuale il passo indietro. Difficile prendere quota in campionato con questo ritmo, anche se l’obiettivo dichiarato da Italiano continua a rimanere il settimo posto.
Questa Fiorentina oggi sembra una squadra da match salva vita. Messa alle strette tira fuori (quasi) sempre qualcosa di buono, quando invece deve provare a salire un gradino di crescita, inciampa puntualmente. Tocca all’allenatore trovare il modo per regalare equilibrio alla sua squadra. E soprattutto gol, visto che ancora una volta i centravanti sono rimasti a secco. Un altro elemento di non poco conto da aggiungere all’analisi. Anche perché le due coppe possono pure salvare la stagione, ma in quelle partite bisognerà trovare qualcuno che la butti dentro.