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«Ho sempre cercato di proteggere il gruppo, mettendomi faccia al vento e prendendomi io le critiche per cercare di tenere i miei compagni lontani da pressioni e polemiche». Aveva parlato così, alla vigilia, Cristiano Biraghi. Parole da capitano vero. Chissà se se lo sentiva che, anche stavolta, sarebbe stato lui il protagonista. Magari, però, sognava in modo diverso, scrive il Corriere Fiorentino.
ERRORI. E invece, esattamente come era successo all’Olimpico, il sogno di alzare una coppa al cielo è rimasto tale, trasformandosi in incubo. Sempre criticato, molto spesso capro espiatorio, Biraghi, di qualsiasi risultato negativo nonostante i numeri fossero (quasi) sempre dalla sua parte. Basta pensare agli assist (12 in questa stagione, nessun altro difensore come lui in Europa), o ai gol (su punizione) spesso pesanti. Ieri però, non andata come sperava. La ferita alla testa sul lancio di oggetti da parte dei tifosi inglesi, poi quel tocco di mano sicuramente involontario e quasi impercettibile pescato dal Var che ha regalato a Benrahma il rigore del momentaneo 1-0. Infine la doccia gelata. Con Igor che appena entrato al posto dello stremato Ranieri ha commesso l’ennesimo errore di una stagione decisamente lontana dall’ottima scorsa, quando fu tra i migliori centrali del campionato. Stavolta, però, non c’è stato tempo per rimediare.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it