Esame di maturità per la Fiorentina alla ripresa del campionato. Da mettere alle spalle le polemiche sul futuro di Dusan, c’è da vincere per puntare l’Europa
La doppia prova del ‘9’. Ogni partita è un banco di prova, e la Fiorentina è chiamata a dimostrare di poter stare, fino alla fine, al tavolo con le grandi: «Mi fa piacere se i miei giocatori pensano all’Europa — ha detto Italiano — perché significa che hanno grandi ambizioni e devo dire che lo dimostrano tutti i giorni in allenamento». Dalle parole ai fatti però il passo è lungo, e il rischio d’inciampare dietro l’angolo. Anche stasera a Venezia e domenica prossima con il Cagliari: sfide teoricamente abbordabili, ma particolarmente insidiose, scrive il Corriere Fiorentino.
CONTINUITA’. Nella storia recente i viola hanno spesso tradito in partite così, ma questa è una Fiorentina diversa: coraggiosa, consapevole, moderna. Soprattutto, capace di fare (quasi) sempre il proprio dovere e la classifica sta lì a dimostrarlo. I viola non hanno mai sbagliato quando c’era da vincere. Torino, Udinese, Genoa: tre sfide da favoriti e tre vittorie, più il sorprendente successo di Bergamo.
VLAHOVIC. A mancare semmai sono i punti contro le grandi, ma per stare in alto serve continuità in gare come quella di oggi. Quello col Venezia insomma, è l’ennesimo esame di maturità. Per riuscirci, Italiano si affiderà ancora una volta a Dusan Vlahovic. Già, l’altra prova del ‘9’. Dopo due settimane di chiacchiere e polemiche sul futuro, per Dusan è venuto il momento di dimostrare una volta di più di avere spalle larghe e personalità forte. Con un obiettivo: ritrovare quel gol su azione che manca dalla seconda giornata di campionato con il Torino.
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Redazione LaViola.it