Rassegna Stampa

La doppia mossa di Allegri: Dybala e Cuadrado dalla panchina per colpire nella ripresa

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Juve più coperta nella prima parte di gara, la fantasia può aspettare. Sfida sul doppio fronte contro la Fiorentina

E’ sempre una questione di dieci. Sette anni fa Massimiliano Allegri vinse la prima delle sue quattro Coppe Italia (tutte conquistate con la Juventus) battendo la Fiorentina in rimonta nella semifinale di ritorno senza la sua stella, Carlitos Tevez, rimasto a Torino per un problema fisico. Stasera nel remake dell’Allianz Stadium ci sarà ancora Alvaro Morata titolare, come nel 2015, ma mancherà nuovamente il numero 10 bianconero. Nessun allarme, Paulo Dybala sta bene ma partirà dalla panchina per scelta tecnica, almeno così sembra dalle indicazioni dell’ultimo allenamento. Allegri ha intenzione di preservare sia l’argentino sia Cuadrado (protagonista nella gara d’andata) per il secondo tempo, quando proverà a prendere la Viola per stanchezza. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

LA FANTASIA PUO’ ATTENDERE. Alcune frasi buttate lì nella conferenza stampa della vigilia sembrano chiari indizi: «Contro la Fiorentina i cambi saranno decisivi e chi gioca dall’inizio dovrà andare forte per metterci alla pari con loro, che nei primi 60/70 minuti riescono a tenere un ritmo alto. E’ una squadra con buona tecnica e un ottimo sviluppo di gioco, che sta attraversando un buon momento di forma. Noi abbiamo il vantaggio di avere 2 risultati su 3 per andare in finale, ma tutto dipenderà da quello che succederà nel primo quarto d’ora». Dunque, prima contenere e poi attaccare: il piano tattico di Allegri prevede un 4-4-2 che punta più sulla solidità che sulla fantasia. Linee strette e squadra corta per chiudere gli spazi e cercare di approfittare in contropiede di quelli lasciati dalla Fiorentina. Poi, quando la foga viola si sarà placata, allora arriverà il momento del 10 e dell’11, che con una giocata possono mettere in cassaforte la partita.

DOPPIA SFIDA. Allegri poi ha un motivo in più per provare a rivincere questo trofeo 4 anni dopo l’ultima volta: il tecnico livornese con 5 successi può diventare il primatista assoluto della competizione, lasciandosi alle spalle Eriksson e Mancini. Tra lui e la Coppa Italia, però, c’è ancora di mezzo la Fiorentina. Che può diventare una concorrente pericolosa anche per il quarto posto in campionato. Anche per questo è meglio tenerla a debita distanza, chiude La Gazzetta.

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