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La domenica di Beppe. Dopo le critiche e la conferma di Commisso, servono risposte

Occhi puntati sul tecnico e soprattutto sulla reazione della squadra dopo la delicata settimana post-Spezia

Da casa Fiorentina il messaggio è di fiducia nei confronti di Iachini e del gruppo viola. Del resto, la conferma era arrivata martedì dallo stesso presidente Commisso. Una fiducia non legata alla prossima partita contro l’Udinese, ma è chiaro che già domani Rocco e i dirigenti si aspettano una reazione precisa da una squadra che ha raccolto appena 4 punti nelle prime 4 partite. Ed è reduce da una bruttissima prova contro la Sampdoria e dalla clamorosa rimonta per 2-2 contro lo Spezia.

REAZIONE PSICOLOGICA. Occhi puntati su Iachini, insomma. E sulla reazione del gruppo alle critiche. Commisso anche oggi pomeriggio farà arrivare forte il suo messaggio alla squadra. L’allenatore resta Beppe, confermato appena tre mesi fa in sella alla panchina viola. Quindi tutti, giocatori e tecnico, dovranno fare la propria parte. Ci vorrà un colpo di reni soprattutto a livello psicologico, rispetto ad una squadra che una settimana fa è uscita dalla partita di Cesena dopo appena mezz’ora (e forse anche meno) non riuscendo mai a reagire. E restando in balia di uno Spezia neopromosso che comandava le operazioni.

NIENTE ALIBI. Certo, le difficoltà anche questa settimana non sono mancate: la positività di un membro dello staff viola, l’inserimento nella ‘bolla’ senza contatti con l’esterno, un Ribery ancora dolorante, Pulgar, Pezzella e Castrovilli non al top fisico. Ma contro l’Udinese non ci saranno alibi. Soprattutto a livello di atteggiamento. Il gruppo dovrà dimostrare di essere con l’allenatore, viste le critiche arrivate anche per i giocatori dopo la debacle di Cesena. E qualche avvisaglia di nervosismo dai calciatori in campo. “Non ho alcun dubbio che il gruppo possa essere coinvolto nel nostro lavoro, mio e dello staff”, ha detto Beppe poco fa.

CRITICHE A IACHINI. Ma critiche che sono piovute anche sul tecnico. Per quel ‘Gioca, gioca’ ripetuto come un mantra, e mal eseguito dai suoi ragazzi. Per un gioco che non è mai arrivato, per una difesa passata da ‘fortino’ a ‘colabrodo’, per alcuni giocatori inseriti in ruoli non ottimali. E risultati sicuramente sotto le aspettative di tutti.Le critiche sono normali se non arrivano i risultati, ma non abbiamo potuto lavorare con continuità per infortuni e Nazionali. La società lo ha visto”, ha commentato Iachini. Contro Samp e Spezia, evidente, si doveva far di più rispetto al solo punto conquistato. Per questo domani serve vincere. E anche convincere. Certo, difficile aspettarsi una Fiorentina scintillante. Ma almeno più cattiva e grintosa sì. Quelle caratteristiche viste l’anno scorso, quando i viola si giocavano la salvezza, e del resto anche insite nel modo di calcio pensato da sempre da Iachini. Sia da giocatore che da allenatore. Riflettori puntati, più che mai, su Beppe e i suoi ragazzi. Una domenica delicata, sotto la lente d’ingrandimento. Vietato fallire.

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