Ci avviamo verso la fine di febbraio e i viola sono ancora alle prese con gli stessi problemi di inizio stagione. Oggi l’occasione per rialzare la testa
Nell’altalenante stagione della Fiorentina teoricamente stasera dovremmo tornare a sorridere. Sì perché dopo essere ridiscesi nel limbo con l’Empoli dovrebbe essere la volta di risalire, contro il Braga in Conference League. Certamente non è una partita da sottovalutare o da prendere alla leggera perché la Fiorentina è capace di tutto, nel bene e nel male. E più volte è stata capace di dimostrarlo anche in questa stagione.
Dunque antenne dritte, niente scherzi nonostante il gran bel margine che la squadra di Italiano si è costruito nella gara di andata in Portogallo. Un risultato rotondo che permetterà al tecnico anche di portare qualche turnazione nell’undici titolare. Ma nessun stravolgimento perché, come detto, nonostante lo 0-4 dell’andata è bene scendere in campo concentrati e determinati.
E fermiamoci qui. Perché siamo a fine febbraio e ancora questa squadra è in cerca di un’identità
Sì perché in ogni partita la Fiorentina è capace di sorprendere. Più spesso in negativo che in positivo. Ma in questa stagione abbiamo visto di tutto. L’unica cosa che manca è la continuità di risultati positivi. Una striscia di risultati utili che sarebbe fondamentale per dare un senso soprattutto al cammino in campionato.
Non si capisce però dove e quando questa Fiorentina si sia persa. Anche solo rispetto a un anno fa. Vero che dallo spogliatoio se ne sono andati calciatori con un peso specifico importante ma è chiaro a tutti che la Fiorentina di quest’anno nulla c’entra con quella dell’anno scorso. Possibile un’involuzione così clamorosa? Come si spiega? Come se la spiegano in società?
Detto che difficilmente faranno autocritica che tipo di riflessioni stanno facendo all’interno della Fiorentina?
Di
Francesco Zei