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La clausola da 100 milioni, sei stagioni di fila in doppia cifra e i segreti dell’esultanza: a tutto Gallo Belotti

Andrea Belotti
Foto ACF Fiorentina

Vicino più volte alla Fiorentina, finalmente Belotti è arrivato in viola. Diciotto gol negli ultimi due anni e mezzo, ma prima era un vero bomber

Non c’è Belotti senza il gallo, la sua esultanza, e non c’è gallo senza Belotti: tutto nasce nel 2012 quando Andrea giocava nell’Albinoleffe, in C. Un suo amico, Juri Gallo appunto, gli chiede una dedica in caso di gol. Belotti non lo tradisce e dopo soli pochi minuti segna, e pazienza se l’amico, in ritardo, si perde l’esultanza in suo onore: quel gesto della cresta accompagnerà Belotti per tutta la carriera, partita dal bergamasco e arrivata sul tetto d’Europa, a Wembley, con la maglia azzurra dell’Italia di Roberto Mancini nell’estate 2021. Così scrive La Repubblica.

RITROVARE I GOL. La Fiorentina accoglie un centravanti che per caratteristiche e modo di giocare mancava a Italiano e soprattutto mette fine a un corteggiamento di mercato andato avanti tanti anni (ai tempi del Torino Urbano Cairo l’aveva blindato con una clausola da 100 milioni), prima di arrivare finalmente alla sua conclusione più dolce. Certo, il Belotti che dovrà rilanciarsi in viola arriva da stagioni così e così, fatte di 18 gol in 91 partite negli ultimi due anni e mezzo tra Roma e Torino, ma le statistiche restano dalla sua parte. Belotti dalla stagione 2015- 2016 a quella 2020-2021 è sempre andato in doppia cifra per un totale di sei stagioni di fila con almeno dodici gol all’attivo e due picchi, 28 gol nel 2016- 2017 e 22 gol nel 2019- 2020, che lo hanno reso uno dei migliori attaccanti italiani per continuità.

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