Rassegna Stampa
La città si divide: stadio sì, ma dove?
Commisso e Nardella torneranno presto ad incontrarsi: tra Franchi, Mercafir e Campi Bisenzio, Firenze si divide sul nuovo stadio
La città si è accesa sullo stadio. Dopo aver avuto prova che, quando ci sono le condizioni, lo slogan ‘fast fast fast’ del patron viola Commisso non è un vuoto mantra di tre parole ripetute, ma piuttosto un fatto concreto, i fiorentini hanno cominciato a crederci davvero. La parola stadio, insomma, è stata derubricata dai termini con cui vengono descritti i sogni. Ed è esplosa la discussione. L’argomento è diventato dominante sui social. E si organizzano petizioni, sondaggi. Naturalmente, ognuno ha la sua opinione. E la gente si divide. Così scrive La Nazione.
FRANCHI. Da una parte ci sono gli abitanti e i commercianti di Campo di Marte a sostenere che il quartiere, senza lo stadio in attività, rischierebbe la morte, ipotesi che il Comune si è affrettato a scongiurare, perlomeno negli intenti. Anche se c’è, ovviamente, chi non ne può più dei disagi che causa ai residenti quando c’è la partita. Quindi c’è chi si schiera contro. Per il restyling del Franchi c’è la raccolta firme di un gruppo di giornalisti ed ex viola che sta riscuotendo un gran successo e ci sono le parole grosse del presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi che definisce un «mezzo disastro» la sola ipotesi che la Fiorentina possa traslocare altrove. «Valutiamo davvero tutti insieme il progetto del Nuovo Franchi – dice –. Che è bello, funzionale, e della nuova riqualificazione di tutta l’area del Campo di Marte, che la renderebbe bellissima e risolverebbe i problemi dei residenti». La Fiorentina sul Franchi ci puntava, ma ancora è in attesa di una risposta ufficiale dalla soprintendenza. Che non è arrivata.
FIRENZE O NON. Poi c’è la Mercafir, di cui Nardella e Commisso torneranno a parlare a breve. La terza via è Campi Bisenzio, un’idea che vede battersi a duello i due sindaci Dario Nardella e Emiliano Fossi. Nonostante i proclami e le recenti dichiarazioni d’intenti sulla realizzazione della Grande Firenze (con fusione dei Comuni dell’hinterland in uno unico da 700mila abitanti), non sembra che la gran parte dei fiorentini sia pronta a veder traslocare lo stadio della viola fuori dai confini comunali.