
Non è affatto un caso che il gol decisivo della Juve sia arrivato con un cross dalla fascia e un colpo di testa. Non è un caso perché è lì, sulle corsie esterne, che la coperta della Fiorentina lasciava un po’ di spazio. Dai cross di Cuadrado sono nati la rete di Manduzkic e un’altra occasione per il croato, da una percussione di Matuidi sulla sinistra sono venuti il rigore poi cancellato dalla Var e l’espulsione di Badelj. Tutto nella ripresa, però, perché per un tempo la Juve si è lasciata ingabbiare dal dispositivo mobile abilmente costruito da Pioli. E infatti prima dell’intervallo i bianconeri non hanno fatto nessun tiro nello specchio della porta, cosa che non accadeva dall’ottobre 2016, scrive La Gazzetta dello Sport.

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Redazione LaViola.it