Commisso apre al ‘modello Juve’ sulla riduzione dei salari, e ammette: “Difficile che si possa ripartire”. Ma il futuro sarà viola.
Tre settimane dopo l’ultima partita di campionato, la Fiorentina si guarda spaesata, fuori dalla quarantena (la squadra) per i casi di Coronavirus che hanno colpito tre giocatori (Vlahovic, Pezzella e Cutrone) e dodici persone in totale della ‘famiglia viola’, con una prospettiva futura che non accenna a dare certezze su se, come e quando poter tornare a tirare calci ad un pallone. Troppo grande, ancora, l’emergenza che sta coinvolgendo l’Italia e il mondo intero per capire quando il contenimento del virus potrà essere effettivo, e così si fa sempre più spazio l’ipotesi di finire qui la stagione. All’interno della stessa Lega Calcio, del resto, aumenta il partito dei club che preferirebbero chiudere in anticipo l’annata – per motivi di interesse sportivo ed economico –, oltre che la sensazione (ovvia) che con il passare dei giorni diminuisce sempre più la possibilità di far rientrare la parte restante di stagione entro il 30 giugno o comunque metà luglio.
FINIRE QUI LA STAGIONE. Non siamo ancora al ‘dentro o fuori’, a metà aprile club, giocatori, federazione e le altre parti in gioco avranno le idee più chiare, ma al momento in pochi sono così ottimisti sulla ripresa. “Penso che ci siano grandissime possibilità che questo campionato non si finisca”, ha ammesso anche Rocco Commisso. Un pensiero che avevano già fatto anche altri presidenti. Del resto, il ministro dello sport vuole vietare gli allenamenti per tutto aprile, va da sé che non si potrà iniziare a giocare come minimo prima di metà maggio. Virus permettendo, chiaramente. Ma Firenze si rialzerà. Anche grazie alla Fiorentina. È il messaggio di Rocco: “In questo momento difficile tutta la nostra famiglia viola si è avvicinata, e adesso umanamente siamo tutti più forti, più stretti”. Ripartire più forti di prima, anche con proposte al governo per cambiare le leggi sugli stadi: un modo per dare impulso al settore e far ripartire l’economia, la Fiorentina è in prima linea.
RIPARTIRE. E anche a livello sportivo Commisso ha in testa un futuro viola: “L’obiettivo mio è chiaro. Speriamo che l’anno prossimo la Fiorentina possa aspirare non solo alla parte sinistra della classifica, ma anche a obiettivi più importanti. Non garantisco che lotteremo per lo scudetto, non garantisco mai se non sono sicuro. Abbiamo grandi ambizioni, e aspirazioni. Vorremmo andare in Europa già l’anno prossimo” . Messaggio chiaro. Firenze ripartirà, ancora: “Ai fiorentini e a Firenze dico di avere fiducia, coraggio e cuore. Usciremo presto da questa situazione, sono sentimenti già insiti nella natura dei fiorentini”, gli fa eco mister Iachini. “Firenze è sempre venuta fuori alla grande da vicissitudini negative del passato, saprà farlo anche questa volta come tutta l’Italia”. “Ci sentiamo spesso col Presidente, così come con tutte le componenti della società, soprattutto per parlare della nostra salute e darsi qualche parola di conforto in questo periodo. Spero che questo periodo lasci un tempo di riflessione, e pensare alle cose davvero importanti nella nostra vita”, ha aggiunto Beppe.
STIPENDI. Certo, non è facile pensare al calcio in questi giorni di isolamento e battaglia. “Proviamo a fare qualcosa, nel limite del possibile. A distanza, con i collaboratori e lo staff monitoriamo tutti i ragazzi, gli abbiamo dato del lavoro da fare. Ma il campo è tutta un’altra cosa. Stiamo lavorando soprattutto sulla forza”, ha specificato l’allenatore viola. Tutte le componenti vanno avanti nella speranza che nel giro di qualche settimana si possa tornare in campo, ma senza certezze è tutto complicato. Per questo anche i club di Serie A stanno facendo fronte comune (più o meno) per fronteggiare i costi dell’emergenza: dalle proposte a federazione e governo al taglio degli stipendi.
ANCHE LA FIORENTINA. La Juve ha aperto la strada, anche se non tutti hanno apprezzato tempi e modi dell’annuncio bianconero. Ma la linea potrebbe essere seguita da altri, anche dalla Fiorentina. “L’idea della Juve mi è piaciuta, anche noi la stiamo studiando per il bene della Fiorentina e del nostro futuro. Per tutti. Dovremo valutare tutto, per noi, e per il calcio italiano. E’ stata un esempio per tutti quello fatto dalla Juventus. Vediamo cosa potremo fare anche noi”, ha confessato Commisso. Il club bianconero, tagliando le quattro mensilità da marzo a giugno di giocatori e allenatore (anche se due o tre dovrebbero essere ‘spalmate’ sugli anni successivi dei vari contratti), ha risparmiato sul bilancio stagionale oltre 90 milioni di euro. La Fiorentina, dovesse seguire lo stesso modello, risparmierebbe circa 17 milioni. Non pochi, chiaro che tutti i club ci stiano pensando. Perché le perdite saranno alte, per tutti. E il fatto di spingere già per il taglio/congelamento degli stipendi, significa che c’è la forte percezione che il campionato potrebbe non ripartire.
Di
Marco Pecorini