E’ la difesa il segreto di una Viola che continua a stare in alto. Quattro titolarissimi per Pioli, e un portiere da primato.
Ci sono quelli che «la miglior difesa è l’attacco» e quelli che «primo non prenderle». Soprattutto in Italia, i numeri parlano chiaro. Chi vince, ha la miglior difesa. Basta guardarsi indietro. Negli ultimi dieci anni allo scudetto è sempre corrisposto il minor numero di gol subiti. L’ultima eccezione è data 2006/2007. In quel caso il tricolore andò all’Inter (34 gol presi) ma la difesa meno battuta fu quella della Lazio (terza) con 33 reti incassate. Per farla breve: se chiudi la porta, sei a metà dell’opera. Così scrive il Corriere Fiorentino.
ZONA CHAMPIONS. Non è un caso insomma, se la Fiorentina (oggi) si ritrova in piena zona Champions. Terza, al pari di Inter e Sassuolo, e a soli due punti dal Napoli. Sette partite giocate, e soltanto cinque gol subiti. Quella viola ad oggi (al pari di Inter e Juventus) è la 2° miglior difesa d’Italia (dietro alla Samp). Non solo. Anche la differenza reti dice +9. Soltanto i marziani bianconeri (+11) hanno fatto meglio. Per non parlare delle partite in casa. Una fortezza, il Franchi. Un muro inviolabile: quattro partite, quattro vittorie, e soltanto un gol preso. Ininfluente, tra l’altro, ai fini del risultato. Fu Tomovic infatti, a segnare per il Chievo l’inutile gol del 4-1 in un match poi finito 6-1. Qualche (piccolo) problema in più, semmai, va registrato nelle gare in trasferta: ne hanno giocate tre, i viola, subendo quattro gol.
FASE DIFENSIVA. Una a Napoli, una a Genova (con la Sampdoria) e due a San Siro, con l’Inter. Complessivamente comunque, il rendimento è alto. Parecchio alto. La Fiorentina con 11,9 è quinta per tiri concessi di media a partita. Eppure, Lafont e Dragowski, hanno dovuto compiere soltanto 14 parate. Solo i portieri di Napoli (11) e Milan (13) son stati meno impegnati. Traduzione: i viola concedono poco e, quel poco, non è mai «comodo». A proposito di numeri uno. Lafont, ad oggi, guida la classifica dei clean sheets. In cinque partite, il francese, ha mantenuto la porta inviolata in ben 3 occasioni, per una percentuale pari al 60%. E ancora: la Fiorentina è terza per passaggi interrotti (13,1 di media a partita).
QUARTETTO BASE. Statistiche, che si traducono in scelte. Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo, Biraghi. Sette giornate, e sette partite da titolari. Tutti ruotano (chi più chi meno) tranne loro. Sarà così anche domenica? Probabilmente sì.
Di
Redazione LaViola.it