Daniel Kouko, fiorentino d’adozione, arrivò in Italia da Abidjan a 10 anni, ora trascina l’Albinoleffe al 3° posto nel girone B di Serie C. Ex FiesoleCaldine, Scandicci, Maceratese e Olbia, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport spiega: “Mi sento fiorentino, tanto che quando sono lì parlo anche in dialetto. In città si vive per la Fiorentina e per anni ho sognato la viola”.
Una maglia sfiorata e sfidata, quando c’era Montella in panchina, che l’aveva consigliato anche ai suoi dirigenti: “Giocavo nel Fiesole Caldine e coi viola disputammo un’amichevole del giovedì. A fine gara Montella mi riempì di complimenti. Fu un giorno indimenticabile”. Lo status da extracomunitario allontanò il sogno viola e rallentò l’ascesa di Daniel, obbligato a vincere la D per poter giocare nei prof. Kouko ce l’ha fatta nel 2015 con la Maceratese, dove da esterno si è trasformato in attaccante. Merito di Cristian Bucchi: “Mi ha spostato davanti cambiandomi la carriera”.
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Redazione LaViola.it