Il centravanti viola non segnava dallo scorso 21 aprile e ieri è riuscito a scrollarsi dalle spalle i fantasmi davanti alla porta
Il suo ultimo centro risaliva a un periodo in cui Palladino sedeva sulla panchina nel Monza, Kean era un centravanti della Juventus e la Fiorentina era lontana dal giocare la sua seconda finale di Conference,sintetizza il Corriere dello Sport. Con un gol sporco, di voglia e fortuna, Christian Kouame ha rotto una personale maledizione, ritrovando la rete a sette mesi dall’ultima volta.
FINE DEL DIGIUNO. Prima del flipper che al 38′ lo ha premiato, l’ultima volta che aveva mosso la rete era stata a Salerno, lo scorso 21 aprile. In mezzo un semestre abbondante in cui a Firenze è cambiato tutto, tranne il suo scarso feeling con il gol. Quello al Pafos è soltanto l’undicesimo in 141 presenze in viola: numeri che non giustificavano il doppio nove sulla schiena né la piena fiducia che prima Italiano e adesso Palladino stava riponendo nel classe ’97.
Per questo quella di ieri doveva essere la sua notte e così è stato: CK99 si è presentato con un destro fulmineo dal limite a chiudere uno schema di calcio d’angolo, strappando i primi applausi di un Franchi semi-deserto. Poi un primo tempo incartato, come quello di tutta la squadra, i soliti limiti tecnici e nella visione di gioco, fino ad arrivare a quello che potrebbe essere lo spartiacque della sua annata. Un pallone quasi masticato, su suggerimento di Dodo, che tutti, compagni, staff e popolo viola, hanno spinto idealmente in rete. Non è niente, si tratta del gol che ha stappato una gara tutt’altro che di cartello contro il modesto Pafos, ma è tutto per un ragazzo che da tempo combatteva contro i fantasmi che spuntavano davanti alla porta. E con la sua esultanza, a scrollarsi di dosso 221 giorni di cattivi pensieri e critiche, Kouame ha voluto esorcizzare tutto quanto è successo.
CENTRAVANTI. Non basta una buona prestazione oltre al gol, l’ex Genoa si è fatto notare con un paio di colpi di testa sbilenchi, un diagonale cestinato da buona posizione e qualche generosa rincorsa all’indietro – La distanza tra quanto può dare il centravanti principe di questa squadra, Moise adesso garantisce la sua unica alternativa è ancora abissale, ma sapere che Palladino può contare su un Kouame quantomeno rigenerato dal ritorno sul tabellino marcatori può spostare molto in un finale di 2024 in cui la Fiorentina giocherà ogni tre giorni. Poi a gennaio si vedrà, anche se il tecnico viola non ha mai nascosto la sua stima per il ragazzo, e per questo la società sembra più propensa ad andare ad aggredire un esterno offensivo piuttosto che un nuovo centravanti.
Di
Redazione LaViola.it