L’attaccante ivoriano era partito titolare, poi Iachini ha preferito in due gare Vlahovic. All’Olimpico toccherà di nuovo a lui
Titolare subito contro il Torino ed è esattamente ciò che si aspettava e soprattutto sperava, ma che non sarebbe stata una strada in discesa Christian Kouame l’ha capito proprio nella partita con i granata non riuscendo a infilare la porta di Sirigu che sembrava per lui stregata nonostante 3-4 palle-gol limpide (e del suo ci ha messo ovviamente il portiere della squadra di Giampaolo). Poi c’è stata la trasferta di Milano per affrontare l’Inter che l’ivoriano ex Genoa ha disputato ancora dall’inizio segnando anche un gol (quello del fulmineo vantaggio viola) purtroppo per la Fiorentina non sufficiente ad evitare la sconfitta. Infine con la Samp ancora titolare, ma in quell’occasione non c’era Ribery, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
GERARCHIE. Nelle ultime due contro Spezia e Udinese è stato Vlahovic a partire titolare, mentre domani all’Olimpico toccherà di nuovo a Kouame davanti con Ribery, nel 3-5-2. Sarà un banco di prova, come sempre è per i giovani attaccanti viola. Ottantotto minuti con il Torino, 61 con l’Inter e 58 con la Sampdoria da titolare; quindi appena 4 a Cesena con lo Spezia e 24 con l’Udinese (e altrettanti nella recente parentesi di Coppa Italia con il Padova in cui ha avuto spazio Cutrone): questi i numeri di inizio stagione dell’ivoriano, che ha evidenziato di aver sofferto la panchina iniziale a livello psicologico, e testimone ne sia il pallone perso a tre-quarti campo nell’azione del secondo gol di Okaka. Ma l’ivoriano è abituato a lottare, e in settimana ha infatti recuperato posizioni: a Roma toccherà a lui.