Rassegna Stampa
Kouame è la chiave per innescare Jovic. Così la Fiorentina riscopre i gol
Una strana coppia, vincente in Scozia. Con l’ivoriano vicino anche il serbo rende di più. Con la Lazio la riprova. Jovic e la Fiorentina vogliono vincere la scommessa
Bentornato, Luka. Il sorriso di chi ha ritrovato il gusto del gol in Europa e quell’abbraccio con Kouamé che vale più di un semplice grazie. Jovic è tornato, o almeno ha battuto un colpo deciso, scrive La Repubblica.
BUONA PRESTAZIONE. Il gol del tris in Scozia, al termine di una prestazione che lo aveva visto più volte protagonista, tra giocate, colpi di testa a fil di palo e tanta voglia di liberarsi di un peso che lo tormentava da troppo tempo. Perché un attaccante vive per il gol, in funzione di quel gesto finale che concretizza tutto ciò che la squadra riesce a creare.
LA MEDIAZIONE DI RAMADANI. La rete alla prima giornata contro la Cremonese, ad agosto, pareva l’inizio perfetto. La Fiorentina in estate l’aveva preso dal Real Madrid con una formula che ha messo tutti d’accordo grazie alla fondamentale intermediazione di Fali Ramadani. Agente del giocatore e anche di Vincenzo Italiano, interlocutore che i viola reputano onesto e prezioso.
LA CHIAVE. L’alternanza con Cabral, le panchine, gli stimoli di Italiano che per due volte di fila preferisce al brasiliano e al serbo quel Kouame ritrovato e rigenerato, protagonista assoluto anche in Scozia. Poi la chiave: schierarli insieme, in un tridente dove Kouamé si muove, gira, ricerca il dialogo con Jovic che così può buttarsi dentro, arretrare il raggio d’azione se necessario, giocare più da seconda punta o da trequartista che da riferimento centrale a tutti gli effetti. A Edimburgo si sono visti passi avanti significativi sulla strada della concretezza. La chiave si chiama Kouamé, che aiuta Jovic. D’altronde il serbo, anche nelle precedenti esperienze, ha sempre giocato con qualcuno al suo fianco.
