L’attaccante viola: “Vorrei vincere un trofeo con la Fiorentina. Adesso l’obiettivo più importante è quello di essere pronto, dal punto di vista fisico, e di giocare”
Parla così al media ufficiale viola l’attaccante della Fiorentina Aleksandr Kokorin: “Prima di firmare il contratto ho parlato con Barone, Pradè e tutti mi hanno detto che Firenze è una bellissima città. Quando sono arrivato ho notato che è una città ricca di storia, con molti bellissimi posti. Per quello che ho sentito durante gli allenamenti e in queste prime partite sono straordinari. Per quello che ho visto finora, e lo dicono tutti, quando i tifosi avranno la possibilità di tornare allo stadio a Firenze, con lo stadio pieno sarà straordinario”.
L’AMBIENTE. “Per me qui è un ambiente fantastico. Penso al centro sportivo, dove abbiamo sia le strutture di allenamento che gli uffici della Fiorentina, quindi il presidente Commisso e Barone ci sono molto vicini…non ho mai visto nulla di simile. In Russia abbiamo strutture separate, le strutture di allenamento sono le strutture di allenamento, gli uffici sono gli uffici. C’è meno vicinanza. È molto bello. Ad esempio, penso anche allo chef che arriva e mi chiede ‘Koko, che cosa vuoi mangiare?’. Duccio è fantastico. Ovviamente vorrei vincere un trofeo con la Fiorentina se possibile. Secondo me la Fiorentina ha giocato bene anche lo scorso anno, meno bene in alcune partite, e credo che la posizione finale in classifica non rispecchi il valore della squadra. Questo deve cambiare a partire da quest’anno, dobbiamo cercare magari di arrivare in zona Europa League, vincere la Coppa Italia, se possibile. Personalmente preferisco uno stile di gioco più aggressivo, più offensivo, e per quello che sto vedendo in questa Fiorentina anche l’allenatore la pensa così”.
LA LINGUA. “Con l’italiano ho ancora qualche problema. Adesso ho in programma di continuare a studiare Capisco molte parole ma non capisco come strutturarle. Capisco quello che vuole il mister e che cosa dicono i miei compagni, ma per ora capisco e basta. Parlo un pò di più con Dragowski, perché è polacco, quindi di un paese non molto distante dalla Russia. Lui mi capisce visto che la lingua polacca è molto simile al russo. Parlo anche con Dusan Vlahovic e Milenkovic, anche con loro ci capiamo molto bene, con loro parlo anche in inglese. Quando voglio parlare mi sforzo di farlo in italiano o in inglese“.
OBIETTIVI. “Per me adesso l’obiettivo più importante è quello di essere pronto, dal punto di vista fisico, e di giocare. Non mi interessa se da attaccante, a destra, a sinistra, al centro, da difensore. Vorrei solamente giocare e trovare continuità“.
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Redazione LaViola.it