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Kean vs Dia: sfida tra bomber ritrovati

In cerca di riscatto dopo una stagione deludente sono partiti forte. Oggi i due attaccanti al Franchi puntano al terzo gol consecutivo

Entrambi erano in cerca di rilancio dopo una stagione di grandi delusioni, zero gol per uno, appena quattro per l’altro. Fiorentina e Lazio hanno deciso di puntare su loro, convinte delle rispettive possibilità di riscatto. Scrive La Gazzetta dello Sport.

Ma nessuno, tanto nel club viola quanto in quello biancoceleste, si sarebbero aspettati una esplosione così repentina di Moise Kean (a secco l’anno scorso con la Juve) e Boulaye Dia (4 reti con la Salernitana). E invece l’italiano e il senegalese hanno «spaccato» subito. Due gol testa in campionato, ma per il viola le reti totali sono 5, comprese le 2 in Conference e quella in Nazionale. Ma anche il laziale viaggia agli stessi ritmi, perché le due reti sono arrivate nelle due gare (più un terzo) giocate finora.

Kean on fire

Moise Kean vuole continuare a stupire. La sua è un’escalation di gol e prestazioni positive che hanno convinto allenatore e piazza. I quattro gol realizzati in sei partite, fra campionato e Conference League, certificano la rinascita dell’attaccante che non vuole più fermarsi e ora cerca il terzo centro consecutivo in Serie A e il quinto in altrettante partite, sommando club e Nazionale, come nel 2019 quando vestiva la maglia della Juventus.

A parte la rete all’andata con la Viktoria Puskas, Kean ha infatti segnato consecutivamente nel ritorno di Conference il 29 agosto, con il Monza il primo settembre, nell’Italia di Spalletti il 9 contro Israele e il 15 a Bergamo contro l’Atalanta. Fra marzo e aprile del 2019 le avversarie erano state Finlandia, Liechtenstein, Empoli, Milan e Spal. Ne manca una per raggiungere quel traguardo e confermarsi a livello di continuità.

Alla Lazio fra l’altro ha già fatto male in carriera con una doppietta nel novembre del 2022 quando era in bianconero. Kean è per ora il punto fermo dei viola, mentre tutto il resto è ancora in fase di elaborazione, compreso il modulo elastico che può variare fra 3-4-2-1 e 3-5-1-1. Dipende dagli interpreti, dalla loro condizione e da come Palladino pensa di poter sorprendere Marco Baroni. Questa volta la grande novità può essere rappresentata da Gudmundsson che ha recuperato e può giocare da solo alle spalle di Kean o in coppia con Colpani. La terza via è l’ingresso dell’islandese in corso di gara, ma sono dettagli da definire in extremis.

Sorpresa Dia

Arrivato quando la Lazio sembrava aver già completato il reparto arretrato, Dia pareva destinato ad essere l’alternativa di Castellanos. Con possibilità di scalare le gerarchie, ma non così velocemente. E invece il tecnico Baroni, senza perdere tempo, ha deciso di utilizzarli in coppia, varando la formula del doppio centravanti.

Dopo averla testata nella parte finale del match di Udine l’ha proposta dall’inizio contro Milan e Verona e il risultato sono stati due gol a testa per i due attaccanti. Anche oggi al Franchi la Lazio giocherà col doppio centravanti, nonostante Castellanos sia k.o. Al posto dell’argentino ci sarà Noslin come prima punta, Dia continuerà ad agire sotto punta perché in quella posizione ha fatto decisamente bene e non è il caso di spostarlo.

Il senegalese ama partire da dietro, svariare e scambiarsi di posizione con la prima punta. Un «movimentismo» che non gli impedisce di restare lucido davanti al portiere avversario. Cercherà di esserlo anche oggi al Franchi per andare in gol per la terza gara consecutiva. Ai viola ha già segnato 4 gol (tutti con la Salernitana, con una tripletta). A nessun’altra squadra di Serie A ne ha fatti tanti, ma 4 reti le ha segnate, in Francia, pure a Saint Etienne e Rennes. Con un’altra rete può fare della Fiorentina la sua vittima preferita in assoluto.

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