Editoriali

Kean, via ai 15 giorni di ‘passione’: si gioca a carte scoperte. Pioli lo aspetta. Dodo-Mandragora, due casi da risolvere presto

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Qualcuno è disposto a pagare la clausola per Moise? Dopo tanto parlare, i giorni della verità. Pioli conta le ore per il ritorno a Firenze

E’ arrivato luglio. Scattano oggi i 15 giorni di validità della clausola rescissoria da 52 milioni inserita nel contratto di Moise Kean. Dopo mesi di tante parole, attesa, supposizioni, ora è tempo di giocare a carte scoperte. Due settimane abbondanti in cui gli eventuali club interessati sono chiamati a bussare alla società viola. E all’entourage del giocatore.

IN ATTESA. “Siamo prigionieri della situazione”, disse Pradè. “Speriamo che resti”, le parole di Commisso. In casa Fiorentina c’è solo attesa, non può essere altrimenti. Il presidente parlò direttamente con Moise a fine aprile, l’attaccante sa che a Firenze sarebbe ancora ‘al centro del villaggio’. E’ riconoscente ad una società e ad un ambiente che lo hanno coccolato, valorizzato, rilanciato. La Fiorentina gli ha fatto riconquistare le prime pagine, la Nazionale, gli ha fatto toccare vette mai raggiunte in carriera. Kean non sta insomma fremendo per andare via. A differenza di altri in passato, tra certificati e musi lunghi. Però vuole vedere se c’è una società di primissimo livello disposta a prenderlo, a puntare forte su di lui. Magari non come uno dei tanti, visto che un’esperienza del genere l’ha vissuta anche alla Juventus e per certi versi al PSG. Sa bene che a Firenze ha ritrovato il sorriso perché non è stato mai messo in discussione, è stato libero di esprimersi. Dentro e fuori dal campo.

SI FA VIVO QUALCUNO? Il Manchester United lo ha fatto seguire durante la stagione. Ma potrà muoversi in queste due settimane con un altro acquisto pesante, dopo aver speso oltre 140 milioni per Cunha e Mbeumo? E con Hojlund e Zirkzee ancora da piazzare? L’Arsenal è una delle società che cerca un centravanti, ma come prima scelta punta Gyokeres e Sesko. L’Al-Qadsiah sembra quella che può fare subito sul serio, ma Kean non ha aperto particolarmente alla soluzione araba. In Italia? Il Napoli sembra orientato altrove, qualcuno fa il nome del Milan ma il rapporto tra Moise e Allegri è stato negli anni molto controverso. Chi è interessato però si farà sotto presto. Detto che qualche pretendente potrebbe presentare offerte anche dopo metà luglio, ma a quel punto dovrebbe fare i conti con la volontà e le richieste della Fiorentina.

PIOLI LO ASPETTA. Si era parlato della possibilità che la Fiorentina offrisse un nuovo contratto a Kean togliendo la clausola, ma non è avvenuto niente del genere. La società viola ovviamente lo terrebbe, ma 52 milioni sarebbero eventualmente una plusvalenza corposa. Nei prossimi 15 giorni non resta che aspettare, magari far sentire ancor di più a Moise quanto può essere determinante ed esplosivo a Firenze. Anche in chiave Nazionale, perché le speranze Mondiali degli azzurri passano anche dai suoi gol. In questo senso, dopo aver già parlato con Gattuso, può esserci anche un altro contatto con Pioli. Il tecnico sarà annunciato finalmente nei prossimi giorni, quando saranno superati i famosi termini per godere di una tassazione fiscale agevolata. Sarà tempo poi di ritorno a Firenze, di vedere da vicino il Viola Park, la sua nuova casa. E chiaramente il nuovo tecnico si metterà in contatto con tanti suoi giocatori, compreso Moise.

DUE CASI DA RISOLVERE. La Fiorentina insomma inizia a prendere forma. Dopo Dzeko (annunciato a sua volta a brevissimo), Fazzini, Viti (attese nelle prossime ore visite e ufficialità), il riscatto fondamentale di Gudmundsson. Con De Gea, Gosens, la difesa confermata, Fagioli. Due i casi da risolvere al più presto, possibilmente prima del ritiro. Intanto Dodo, che comunque ha due anni di contratto ma con il quale i rapporti sono diventati piuttosto freddi. Ci può essere margine per ricucire? Probabilmente sì, anche perché ad ora non si sono fatti avanti tanti club. Ma attenzione al Marsiglia di De Zerbi e soprattutto al Milan nelle prossime settimane. E poi Mandragora. Contratto in scadenza tra un anno, c’è l’opzione a determinate condizioni per la stagione successiva ma serve un nuovo accordo per ripartire con serenità. Pradè ha sempre speso parole al miele sull’uomo prima che sul giocatore, Rolando è uno dei capitani dentro e fuori dal campo, ha manifestato spesso il suo legame con Firenze. Sono usciti rumors su Bologna e Betis, ma la Fiorentina non ha intenzione di perderlo.

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