Rassegna Stampa

Kean-Retegui in volo, Gattuso trascinato dalle punte: “Ci troviamo a meraviglia”

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Dal dualismo con Spalletti all’accoppiata vincente con Gattuso. La Nazionale riparte da Moise e Mateo

Moise più Mateo e la notte di Bergamo ci lascia in piedi. Moise apre la strada, Mateo la percorre. «Possono giocare insieme…», l’annuncio di Rino Gattuso e, insieme, hanno giocato. Un gol per il gioiello della Fiorentina, due per la nuova stella dell’Al Qadsiah, ma non solo: movimenti senza che i piedi siano andati in cortocircuito perché ognuno si è preso il suo spazio. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

GOL E PALO. «Io e Kean? In allenamento ci troviamo a meraviglia, ma non siamo solo io e lui: c’è Raspa, Pio Esposito, tutti gi altri…», ha commentato Retegui. Kean va a segno quando Retegui decide di sporcare con il tacco uno dei tanti, tantissimi inviti dalla fascia. Mateo fa gol con un colpo secco in quella che è stata la sua casa nella stagione delle venticinque realizzazioni in Serie A e si ripete di testa: il ritorno tra la sua gente non poteva essere più dolce. Nel bottino personale di Moise c’è anche un palo, in quello di Retegui il pieno di fatica, contrasti, scatti, dialoghi con il resto della compagnia. L’attacco azzurro va, non si sgonfia e aspetta notti ancora più prolifiche o dorate per continuare a inseguire il Mondiale del prossimo giugno.

ADRENALINICO. A metà gara gli azzurri hanno già tirato ben quindici volte verso la porta del giovane portiere estone Hein, ma la mira è sballata o, sballato, è l’ultimo atto. Si ricomincia e il primo quarto d’ora porta solo una firma: quella di Moise. Gol e, un niente dopo, palo. Rete e, un minuto più tardi, quasi la stessa gioia. L’attaccante della Fiorentina è adrenalinico, il più adrenalinico tra gli azzurri: passa il tempo, il suo motore si scioglie a tal punto da mandare in soffitta i cattivi pensieri, quando, solo davanti ad Hien, aveva mandato in orbita il colpo del vantaggio dentro la prima metà del duello.

OTTO. «Dopo un po’ di timidezza in avvio, ci siamo sbloccati. Mi piace giocare con Mateo (Retegui, ndr), ci intendiamo, ci capiamo al volo. Gattuso — racconta l’attaccante della Fiorentina — ci ha portato grinta e convinzione, lui sa cosa vuol dire indossare questa maglia, sa come trasmettercelo. Ora testa ad Israele, questo successo ci darà più forza per il resto del cammino verso il Mondiale…». Da Moise a Mateo, da Kean a Retegui: il raddoppio è servito. Otto reti a testa con la maglia della Nazionale in 22 gare (Kean) e in 23 (Retegui). Cifre non banali per una coppia che ha dimostrato di poter attraversare insieme una fatica azzurra.

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