Kean, orgoglio e riscatto. Commisso vuole convincerlo a restare: i temi su cui puntare

Il presidente viola vuole parlare con il centravanti a Cagliari: ingaggio, ambizioni e Mondiali, i punti per convincere Moise

Con un giocatore così, tutto è davvero possibile. Con la rete contro il Celje sono 23 in stagione in maglia viola. Ventisei se si contano anche i tre gol con l’azzurro che si è ripreso passando dal campo. Meritocrazia. E orgoglio, tanto orgoglio. «Mi hanno sottovalutato troppo e questa è stata la mia forza», ha detto dopo aver esaltato il Franchi, scrive La Repubblica.

GOL E RIMPIANTI (DI ALTRI). Qualcuno lo rimpiangerà, è certo. E qualcuno avrà parlato troppo presto sul suo conto. «Le critiche non mi hanno fatto male, ma mi hanno dato modo di lavorare sempre di più. Ho trovato un posto come Firenze, dei compagni grandissimi e questo mi aiuta molto». Parole dalle quali ripartire per non perdere di vista il loro significato. Le critiche utilizzate come spinta per puntare la bussola e scegliere l’ambiente giusto. Firenze, la Fiorentina. La vita in bianconero non girava per il verso giusto. Scetticismo, poco spazio, altre idee. Firenze invece voleva da tempo un centravanti che si rispetti. Palladino lo mette al centro delle sue teorie, Moise cresce, segna, balla la “Griddy Dance”, trova il tempo di incidere il primo album, diventa un modello di stile e di riscatto. Contratto fino al 2029 e quella clausola rescissoria da 52 milioni valida dall’1 al 15 luglio inserita per auto motivarsi e spingere lo sguardo oltre l’orizzonte. Le reti, la nazionale, la leadership.

A CONFRONTO. L’ultima settimana di Rocco Commisso a Firenze si apre anchecon una missione non da poco. «Gli devo ancora parlare ma a Cagliari lo incontrerò e ci parlerò», ha detto il presidente viola. Commisso ribadirà a Kean tutta la sua stima per quanto fatto fin qui e ricorderà a Moise, così come al resto della squadra, che il meglio deve ancora venire. C’è un trofeo da conquistare e una classifica da migliorare. L’obiettivo del club è quello di alzare l’asticella, puntare in alto, crescere ogni stagione. Un altro anno insieme a Kean sarebbe fondamentale per proseguire questo percorso. Magari con un ritocco dell’ingaggio (attualmente sui 2 milioni) e ricordando a Moise come in questi mesi la Nazionale si giochi l’accesso ai prossimi Mondiali dove l’attaccante viola vorrebbe arrivarci da protagonista. Tutto passa dal rendimento col club, dalla continuità, dall’entusiasmo che in viola ha ritrovato insieme all’affetto e all’amore di una piazza. Chiaro che poi spetterà al giocatore dover prendere una scelta e che questa dipenderà anche da come la Fiorentina terminerà la stagione.