Sono 26 centri compresi la Nazionale, ha fatto ricredere gli scettici e chi non credeva in lui. Commisso vuole parlarci prima di Cagliari
La Fiorentina conquista la sua terza semifinale consecutiva di Conference League. I viola, rimontati in un primo momento dal Celje per 2-1, la sfangano con un gol del solito Moise Kean. Che deve aspettare la convalida del Var per esplodere in un’esultanza (comprensibilmente) smodata sotto la Curva Ferrovia, dove ha preso dimora (causa lavori in corso) la Fiesole. Se mai ce ne fosse stato bisogno, l’attaccante viola ha confermato di saper essere il vero trascinatore della sua squadra dopo qualche stagione – specialmente l’ultima alla Juventus – che non gli aveva reso merito. Non era facile far ricredere i tifosi sul suo conto, soprattutto ripensando a un pregresso caratterialmente rivedibile, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
LO SFOGO. In effetti Kean non nasconde la sua frustrazione ripensando al passato: «Mi sono sentito sottovalutato e questa è stata la mia forza che mi ha fatto lavorare di più e trovare un posto come Firenze» le sue parole nel post partita. È l’automatismo di chi alla fine è sempre stato convinto di poter fare meglio, e non ne ha mai voluto sapere di darla vinta ai suoi detrattori.
L’AVVERSARIO. In semifinale ci sarà sarà il Betis Siviglia: l’andata, 1 maggio, in Spagna; il ritorno, 8 maggio, a Firenze. «Speriamo di portare a casa la vittoria anche contro di loro – conclude Kean – Siamo un ottimo gruppo e ce lo meritiamo». Non una chiosa banale, perché chi è conscio dei propri mezzi può davvero superarsi con la forza della convinzione. Kean ci è riuscito segnando 3 gol in questa Conference League: non aveva mai fatto meglio in una singola edizione di una competizione europea. Moise ha raggiunto quota 23 gol stagionali in tutte le competizioni: l’ultimo giocatore viola a realizzarne altrettanti o più in una singola annata è stato nientemeno che Alberto Gilardino (24 nel 2008-2009). Un accostamento notevole. La speranza dei tifosi è di poterne ammirare le gesta ancora per molto tempo. Il presidente, Rocco Commisso, preferisce non esporsi in questo senso: «Ci devo parlare – spiega – Quando andiamo a Cagliari ci parlerò».
Di
Redazione LaViola.it