Ogni gol aumenta il valore di Moise, che è già un affare per la Fiorentina. Ma la società farà di tutto per tenerlo, tra aumento dell’ingaggio e programmi ambiziosi
Sono bastate 36 presenze a Moise Kean in questa stagione per segnare 22 gol e servire 3 assist. Per lo stesso numero di reti e passaggi decisivi con la Juventus ne erano servite 123, ovvero tutte quelle che l’attaccante ha collezionato in bianconero, escluso il percorso nelle giovanili. La rete a San Siro con il Milan è stato un altro tassello aggiunto ai suoi numeri sempre più al top, ormai nettamente superiori anche a quelli della stagione in Ligue 1 al Psg, quando aveva realizzato 17 gol e un assist in 41 presenze, imparagonabili poi con quelle all’Everton (4 centri e 2 assist in 39) e al Verona (4 reti in 20 partite). Così scrive La Gazzetta dello Sport.
VOLTO D’EUROPA. Kean è il volto e il simbolo delle speranze viola perché sta tenendo, insieme ai compagni, Firenze attaccata ai sogni europei. Ogni suo gol per i tifosi è un sussulto, di orgoglio e di brividi, perché mentre il suo score lievita anche i fantasmi del mercato si affacciano sempre più frequentemente. La società viola cercherà di fare il possibile per trattenerlo attraverso l’aumento dell’ingaggio (ora a 2,2 milioni a stagione più bonus), la prospettiva di traguardi ambiziosi e una formazione sempre più forte da costruire intorno a lui.
IL MONDIALE E LE BIG. Il Mondiale 2026 può essere un alleato della Fiorentina perché la Viola gli garantirebbe la titolarità costante, come quest’anno, ma è chiaro che gli ostacoli non mancano perché la sua esplosione in questa stagione lo ha messo sotto i riflettori del mercato e dei principali club europei, fra cui il Barcellona, e diversi di Premier League. In più c’è una clausola rescissoria da 52 milioni, esercitabile dall’1 al 15 luglio, che se venisse accesa da una società gradita al giocatore lo porterebbe a lasciare Firenze. Quindi dipenderà dalla volontà di Kean, però nel frattempo la Fiorentina dovrà cercare di giocarsi tutte le proprie carte per non perderlo. Acquistarlo in estate, dopo gli zero gol dell’anno scorso, è stato comunque un affare, perché il suo valore si è come minimo triplicato, considerando anche i bonus che raggiungerà. Ma non è il guadagno la materia di interesse attuale, ma trovare la formula giusta per tenerlo in viola.
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Redazione LaViola.it