Tre giocatori più rappresentativi del mercato estivo viola e i tre giocatori a cui si affida il tecnico per uscire dal pantano
Il dubbio dell’antivigilia resta ancorato ad Albert Gudmundsson. Che non è l’uomo della provvidenza – troppe responsabilità sulle spalle dell’islandese –, ma dell’equilibrio e della qualità. Aspetti che Palladino sta cercando con continuità per dare un volto definitivo alla sua Fiorentina. Scrive La Nazione.
Dunque il nuovo numero 10 potrebbe fare il suo esordio (da capire se dall’inizio o meno) contro la Lazio e formare così per la prima volta un ’tridente’ studiato e pianificato per spingere la Fiorentina a salire qualche gradino in classifica. Gud, Kean e Gosens sono i tre tenori viola, chiamati a dare quel qualcosa in più. E l’inizio stagione di Kean è stato all’altezza delle aspettative. Forse oltre, considerato anche quanto fatto in nazionale, dove è tornato dopo un lungo periodo di assenza.
Insomma, la scelta fatta in estate è stata fino a questo momento quella giusta, come lo stesso centravanti ha ribadito durante un’intervista: «Volevo assolutamente far parte di questo progetto – ha detto canali social ufficiali della Serie A –. Palladino? Ottimo allenatore, a livello tecnico si adatta molto al suo modo di giocare e spiega bene come attaccare le linee. Conferma la scelta positiva di venire qui».
Attaccare le linee, appunto. Ma anche gli spazi, andando in verticale
In altre parole quello che sanno fare meglio sia Gudmundsson che Gosens. L’islandese può giostrare sia come seconda punta nel 3-5-2 che da suggeritore nel 3-4-2-1, alle spalle della punta centrale. La capacità di adattarsi e scegliere la posizione migliore a seconda dell’avversaria non è un aspetto secondario del suo gioco. Anzi. E’ proprio quel qualcosa in più che anche con il Genoa metteva a frutto nel migliore dei modi.
Nella scelta del modulo, sia con un centrocampo a cinque che in una linea mediana a quattro alle spalle dei due trequartisti, Gosens è perfetto nell’interpretare il quinto di centrocampo o il quarto della mediana, anche per sfruttare la corsa, la lucidità nel cercare il compagno meglio piazzato e la qualità nel concludere.
Nello specifico, come recitano le cifre, contro la Lazio l’ex Union Berlino ha sempre fatto gare di peso; nelle sette giocate contro i laziali, l’esterno viola ha segnato tre reti e fornito due assist. Non un aspetto secondario, aspettando ovviamente che sia tutta la squadra a prendere per mano sé stessa, aspettando magari la giocata del campione. Utile a sbloccare partite complicate come sarà quella di domani.

Di
Redazione LaViola.it