 
																												
														
														
													Mister Palladino conta sulle doti di entrambi, titolari per la prima volta insieme contro l’Hellas
Diventare grandi troppo in fretta non si può se caratterialmente non sei pronto e il percorso di crescita ti chiede tempo. Nemmeno se nei piedi hai un dono e il mondo del calcio ti ha messo troppo presto su un piedistallo. Per Moise Kean e Nicolò Zaniolo, scrive La Nazione, è stato così. Amici per la pelle, o stesso destino. Gli è stato chiesto di essere uomini quando invece erano solo ragazzi. Ma i tempi in cui Di Biagio li cacciava dal ritiro dell’Under 21 sono lontanissimi.
Il centravanti della Fiorentina e della Nazionale punta quota venti gol in stagione. A Firenze ha cancellato quella scorsa e sciagurata, conclusa con zero gol e un carico di premesse non mantenute. Il treno però è ripassato. Direzione Viola Park, dove tutti se lo sono coccolati fin dal primo giorno. Senza di lui in campo i problemi della Fiorentina si amplificano in modo esponenziale. Sorriso, atteggiamento sempre giusto, benvoluto dal gruppo. Moise è ripartito così. In viola è sbocciato, ha battuto ogni record personale ed è nell’olimpo dei grandi bomber della stagione.
Zaniolo è appena arrivato. La cura Gasperini è riuscita a metà. Ha giocato, ha segnato tre gol. Il feeling però non è mai decollato. Ma i mesi a Bergamo lo hanno riportato in condizione. Fisicamente è a posto. Ha raggiunto Firenze con qualche mese di ritardo sulla tabella di marcia, ma sa che questo può essere il trampolino per ri-lanciare la carriera e per ri-prendere anche una maglia azzurra. La partita col Como da prima punta, per sostituire proprio l’amico Moise. Esperimento così così. I due aspettavano altro. Che il destino gli ha subito dato.
L’infortunio di Gudmundsson ha spalancato le porte alla loro convivenza. Già da Verona giocheranno insieme in attacco. Moise e Nicolò, come sognavano da ragazzini, quando le priorità erano diverse e gli ‘inciampi’ erano dietro l’angolo. Adesso sono due giovani babbi, con in testa una missione precisa: portare la Fiorentina il più in alto possibile in classifica.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
														
Di
Redazione LaViola.it