Moise è imprescindibile, col Como l’ennesima conferma. Per Palladino un punto fermo da cui ripartire
Tanti dubbi, tante incertezze. Sul piano tattico, sul rendimento e sulla condizione di alcuni singoli. Ma un punto fermo: Moise Kean. Se la brutta sconfitta contro il Como ha raccontato qualcosa, è come la Fiorentina non possa fare a meno del suo centravanti. Lo si sapeva già, e il non aver previsto l’arrivo di un sostituto di ruolo ha acuito il problema. Ma in una settimana in cui sul Viola Park aleggerà discreta tensione (anche per il monito di Pradè), Palladino potrà ripartire da una certezza. Kean, appunto.
IMPRESCINDIBILE. Scontata la squalifica, e osservato qualche giorno di riposo (necessario), Kean è pronto a riprendersi la Fiorentina. Ripartirà dai 19 gol in 29 partite in stagione in viola, dai 4 centri nelle ultime 5 gare giocate. E da quel Verona che rappresenta da una parte il suo passato, da cui iniziò a muovere i primi passi in Serie A (4 gol in 20 partite nel 2017/18), dall’altra la sua ‘vittima’ preferita da avversario. Cinque, infatti, i gol di Moise contro l’Hellas in cinque incroci in carriera. Con cinque vittorie.
QUELLA TRIPLETTA. Ricordi, in particolare, che riportano a Fiorentina-Verona, gara d’andata di metà novembre. Al Franchi Kean si portò a casa il pallone, segnando una tripletta d’autore. La prima rete con taglio da attaccante vero e diagonale vincente, la seconda con zampata da centro area, la terza con dribbling di forza e tecnica nel recupero a chiudere la partita. Si riparte insomma da lì, in una gara da vincere al Bentegodi per ripartire. Con un Kean in più senz’altro la missione può essere più facile.
Di
Marco Pecorini