Da Adli a De Gea sono tanti i “nuovi” che con la maglia viola vogliono dimostrare di poter giocare ancora ad alti livelli
De Gea, Gosens, Adli, Cataldi, Bove, Kean. Cosa hanno in comune tutti questi nuovi acquisti della Fiorentina, oltre al fatto di essere congeniali alle richieste di Palladino che non a caso ha avallato ogni decisione insieme alla società? Secondo La Repubblica, un altro aspetto: quello del riscatto, la rivalsa, la voglia di dimostrare. A sé stessi, prima di tutto. E poi a chi, magari tra un sorriso scettico e qualche dubbio, si è domandato se davvero fossero acquisti giusti. Non certo Palladino, che li ha inseriti senza particolari problemi. La parola che unisce questi giocatori, insomma, è quella della rivalsa.
Come De Gea, fermo da un anno in attesa dell’offerta giusta. Classe 1990, così come Terracciano: il ritiro può attendere, non è questo il momento. Lo spagnolo, per lunghi anni a livelli mondiali e al top delleclassifiche dei maggiori campionati, ha scelto Firenze e la Serie A. La voglia di confrontarsi, di dimostrare di essere ancora quel campione da copertina con la maglia del Manchester United. Ha assicurato che neanche un giorno, negli ultimi mesi, è rimasto senza allenarsi. E in Ungheria, nel primo dentro o fuori della stagione, ha fatto capire quanto sia fondamentale l’apporto di un portiere specie in gare secche che non ammettono repliche. Palladino dovrà scegliere, alla ripartenza, se affidare a De Gea le chiavi del campionato oppure schierarlo in Conference e nelle altre competizioni. Voglia di dimostrare anche da parte di Gosens. L’Atalanta, l’Inter, il trasferimento in Bundesliga. E il ritorno nel nostro campionato: subito titolare, subito in gol volando di testa per il pari in pieno recupero. Sulla sinistra la Fiorentina ha tanta scelta: Biraghi, Parisi e adesso Gosens. Se il tedesco ritroverà lo smalto migliore, allora i viola potranno contare su un acquisto al top.
CENTROCAMPO. Un po’ come Adli. Ai margini delprogetto Milan, definito in passato “il nuovo Zidane”. Qualità, impostazione, inserimento, 24 anni e un futuro ancora tutto da scrivere. Il centrocampista francese, di origini algerine, vuol riprendersi quanto non perfettamente coltivato coi rossoneri. Ritrovare sé stesso, avere continuità per rilanciarsi. Nella mediana viola troverà spazio e Palladino potrà contare su altri interpretitutti con caratteristiche differenti. Come Bove e Cataldi, altri due elementi che molto hanno in comune. Innanzitutto la città di provenienza, Roma. E poi due situazioni che, per quanto differenti, vengono accomunate da quella voglia di riscatto che portano dentro. Bove e Cataldi, cresciuti nelle giovanili di Roma e Lazio, a lungo coccolati per poi però ritrovarsi fuori dai progetti tecnici di De Rossi e Lotito ( più che di Baroni). Hanno scelto la Fiorentina come ambiente ideale per esprimersi e in qualche modo tornare anche a divertirsi.
KEAN. Così come sta mostrando, ormai da quasi due mesi, Moise Kean. Tra gli esuberi della Juventus, dopo una stagione da zero gol e tanti pensieri. L’anno d’oro 2020/21 con quasi venti gol col Psg dei fenomeni e poi qualche pausa di troppo. A 24 anni ha tutto per riprendersi il meglio: i movimenti da centravanti, così come non si vedevano a Firenze dal regno di Vlahovic, l’entusiasmo, la profondità, lo stacco. Tre gol in stagione, il ritorno in Nazionale nel nuovo gruppo di Spalletti, quella fame che non dovrà mai mancare. Non c’è un vice puro che possa farlo rifiatare, ogni tanto, ma questa per Kean potrebbe essere un’altra sfida nella sfida. Ed è pienamente consapevole che quello viola sia l’ultimo treno a disposizione per tornare a incantare coi suoi gol e quella “ Griddy Dance” che balla dopo ogni rete messa a segno […].

Di
Redazione LaViola.it