
Cauto ottimismo in casa viola e azzurra dopo la giornata di oggi in cui le condizioni della caviglia dell’attaccante sembrano meno gravi del previsto
Moise Kean e una giornata a guardare la caviglia malconcia dopo la gara contro l’Estonia. L’attaccante della Fiorentina, nella sua gara in Nazionale, ha segnato il gol che ha aperto le marcature e poi è stato costretto a lasciare il campo per un infortunio alla caviglia (molto brutto in presa diretta).
L’attaccante è uscito zoppicando e arrendendosi al dolore alla caviglia. Tutto lasciava pensare al peggio. Ma nella giornata di oggi, come raccontato anche su LaViola.it (leggi qui), da Coverciano sono arrivate notizie incoraggianti. Domani Kean si sottoporrà agli esami alla caviglia ma intanto, filtra dal ritiro azzurro, il dolore è scemato rispetto a ieri e i primi accertamenti non hanno evidenziato criticità.
Dunque cauto ottimismo in attesa dei risultati degli esami strumentali di domani.
Gud come Kean: in nazionale segnano tutti, in viola praticamente nessuno
Nella prima settimana di nazionali non è andato a segno il solo Kean. Infatti da registrare anche la doppietta di Gudmundsson realizzata con la maglia dell’Islanda. Due reti da centravanti vero, in piena area di rigore: due reti che a Firenze ancora mancano.
Gudmundsson con la Fiorentina fatica a incidere, a stare vicino alla porta, a dare un senso alle sue prestazioni, in nazionale invece ha trovato una doppietta che sicuramente gli dà morale. Ma c’è da chiedersi perché in Nazionale gli attaccanti viola trovano i gol mentre a Firenze no. Lo stesso Dzeko nella precedente sosta aveva trovato la via del gol.
Fa strano dunque che nelle rispettive nazionali tutti gli attaccanti della Fiorentina (in attesa di Piccoli) siano valori aggiunti, calciatori capaci di decidere le gare con le rispettive giocate, mentre con Pioli raramente da loro si ha un sussulto.
Lo stesso Kean ha trovato il primo gol in viola contro la Roma, e in questo inizio di stagione ha segnato di più con l’Italia che con la Fiorentina. Forse per Pioli nell’Italia di Gattuso ci sono spunti da poter seguire visto che negli azzurri segnano tanto soprattutto gli attaccanti. Contro l’Estonia, per esempio, hanno segnato solo le punte di Gattuso.
Fortuna? Avversari modesti? Altro? Tutto può essere ma, invece, non può essere che questi giocatori diventino scarsi ogni volta che si vestono di viola.
Pioli deve trovare la quadra, dare un senso alla Fiorentina e mettere nelle condizioni di poter incidere i giocatori migliori della rosa viola.
Questo è il compito dell’allenatore e alla ripresa del campionato serviranno da subito risposte chiare, nette, forti. Perché il trittico che aspetta la Fiorentina rischia di mettere in serio pericolo l’intera stagione della squadra di Pioli.

Di
Francesco Zei