Il centravanti potrebbe saltare Lecce. Ed è subito emergenza in attacco: le alternative Kouame e Beltran non convincono
Come scrive La Nazione, a Moise Kean non sono bastati i quattro giorni di riposo concessi da Palladino alla squadra per smaltire la lombalgia che lo ha costretto anche a saltare gli impegni con la Nazionale. Ieri, alla ripresa fissata al Viola Park, il centravanti della Fiorentina ha continuato a lavorare a parte seguendo un percorso di lavoro personalizzato. Il campanello d’allarme è suonato all’istante in vista della partita di domenica a Lecce. L’aspetto fisico si è subito intrecciato con la componente tecnica perché nella rosa viola un suo sostituto oggi non c’è. Ed è logico pensare che non gli si possa chiedere di giocare ogni tre giorni tra campionato e Conference League. La sua assenza là davanti la si è già percepita contro i modesti New Saints, difficile adesso farne a meno quando il livello degli avversari si alzerà.
A livello puramente numerico i suoi sostituti sono Kouame e Beltran, giocatori completamente diversi dall’ex bianconero e che in quella posizione hanno già palesato le loro difficoltà. Il primo riesce ad adattarsi più per forza di volontà che per caratteristiche. Il secondo da prima punta è un pesce fuor d’acqua: concetto assodato già lo scorso anno. Kean seguirà un percorso di lavoro specifico. Possibile che alterni lavoro personalizzato a quello di gruppo. Le sensazioni che trapelavano ieri dal Viola Park in ogni caso non erano legate a un grande pessimismo.
La convocazione di Moise non sembra in pericolo, poi starà a Palladino e allo staff deciderne l’impiego al ‘Via del Mare’. La problematica andrà gestita ancora per un po’. Già col Milan ha giocato con qualche fastidio. Al termine della gara lo staff medico gigliato ha avvertito subito quello della Nazionale e da lì si è deciso per il forfait. Resta una situazione da monitorare giorno per giorno.
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Redazione LaViola.it