Rassegna Stampa

Kean ancora a secco: nessun tiro nello specchio in tre partite. Piccoli o Dzeko: chi il miglior partner?

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Moise senza gol dopo lo show in Nazionale, Dzeko può funzionare solo in certi contesti. Piccoli deve essere più preciso

L’analisi dell’avvio deludente della Fiorentina di Stefano Pioli parte dalla difesa, che ha subito sei gol in cinque partite, ma, soprattutto, sembra ancora molto disattenta, passa dal centrocampo in cui nessuno dei protagonisti scelti riesce a incidere come dovrebbe, ma arriva poi all’attacco che è il reparto che preoccupa maggiormente perché, poi, per vincere le partite è fondamentale fare un gol in più dell’avversario. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

MOISE NON DECOLLA. La Viola ha finora segnato due sole volte in tre partite di campionato: una con Mandragora nel pareggio (1-1) di Cagliari alla prima giornata e l’altra nella disfatta interna (1-3) col Napoli nel finale col difensore Ranieri, a bersaglio anche col Polissya. Due reti, due punti in tre partite. Ma quel che salta agli occhi è che il bomber Kean, autore di 19 bersagli nello scorso campionato e partito a bomba in Nazionale, è ancora a secco. Non solo, finora non ha mai centrato lo specchio della porta. Le sue conclusioni, ben nove, sono finite tutte fuori. E non meglio hanno fatto i suoi colleghi di reparto. L’esperto Dzeko non ha ancora tirato, anche se ha segnato la rete del 3-2 nel ritorno del playoff europeo. Piccoli è quello che statisticamente ha fatto meglio: due tiri nello specchio e altrettanti fuori. Ma poteva fare di più.

OCCASIONI. Chiaro che non tutto dipende dalla mira degli attaccanti. Va detto che Kean, spesso isolato e a corto di rifornimenti, ci prova sempre. Piccoli, entrato nella ripresa col Napoli, ha dato, insieme al sempre più sorprendente Fazzini, più energia e peso. Mentre lo Dzeko del primo tempo non ha fornito alcun contributo. La sensazione è che possa incidere solo in determinate situazioni. Finora la Fiorentina ha mandato otto tiri nello specchio, compresi i due gol. Gli altri sei sono dello stesso Mandragora (2), Piccoli (2), Dodò, Gosens. Un buon segnale che i tentativi arrivino anche da chi ricopre altri ruoli. Mentre i tiri subiti sono complessivamente 35. Non pochi. Anche perché 19 di questi sono arrivati in porta. Per fortuna c’è San David De Gea.

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