Parla la ‘ciliegina’ di Vittorio Cecchi Gori, che adesso allena la Dynamo Bryansk, squadra di seconda divisione russa
In una lunga intervista rilasciata a Diretta/Flashscore News, Andrei Kanchelskis è tornato a parlare anche della sua avventura alla Fiorentina. L’ex esterno inizia parlando dell’addio al Manchester United. “È una lunga storia, una brutta storia. Volevo restare al Manchester United, ma ho avuto un piccolo problema con un giovane dottore che non era d’accordo su un’operazione alla quale avrei dovuto sottopormi. Dovevo restare, ma sono comunque felice perché, dopo un gran bella stagione all’Everton, mi sono trasferito alla Fiorentina e ho vissuto altri grandi momenti anche in Italia“.
Gli infortuni, però, l’hanno tormentata anche a Firenze.
“Sì, prima Taribo West contro l’Inter e poi Pagliuca contro l’Italia. Ma ho un gran bel ricordo di quegli anni e dell’Italia. Firenze è una città bellissima, la più bella d’Europa: Michelangelo, gli Uffizi, le tante piazze e le brave persone che ho conosciuto. Mi sono divertito in un calcio diverso con una mentalità diversa mentre vivevo una vita diversa. È stata una tappa molto importante per me perché ora che alleno mi ricordo quello che ho imparato da Lobanowskyi, Ferguson, Ranieri, Malesani… Sì, è vero, sono stato sfortunato ma gli infortuni fanno parte del calcio”.
E, poi, in quel momento, la Serie A era probabilmente più importante della Premier League.
“Senza dubbio. In Italia c’erano Ronaldo nell’Inter, Zidane e Del Piero nella Juventus, Baresi, Maldini e Desailly nel Milan. Era assolutamente il campionato numero uno in Europa. La Sampdoria di Mancini, Vialli e Mihajlovic. Lo ripeto, mi ritengo molto, molto fortunato. Quando mi sono trasferito in Italia, mi sono divertito anche se non ho giocato tutte le partite che avrei voluto giocare”.
Chi è il calciatore più forte contro cui ha giocato?
“Paolo Maldini, un difensore sinistro assolutamente brillante. Ho giocato un sacco di partite contro di lui. Era un grande, un ottimo difensore”.
E tra i suoi compagni squadra?
“Sono davvero tanti… Batistuta, Rui Costa e Toldo in Italia. In Inghilterra, Cantona, Mark Hughes, Roy Keane, Ryan Giggs e anche Bryan Robson, una leggenda”.

Di
Redazione LaViola.it