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PRESSIONI E SCELTE E infatti parallelamente a Milano il procuratore del croato, l’ex centrocampista di Ancona e Perugia Tomislav Erceg, e il principale intermediario della trattativa, Fali Ramadani, apprendevano insieme delle dichiarazioni surprise concesse da Kalinic. Intervista che proseguiva così: «Voglio rimanere nel club dove sto benissimo da due anni e continuare a giocare in Italia. Ringrazio allenatore e compagni, voglio stare con loro. C’è stata una pressione incredibile, come se tutti mi volessero spingere in Cina e liberarsi di me, anche la stampa: pressione che non ho avuto dal club e dai tifosi. Io resto a Firenze». Una chiusura ferma che procuratore, intermediari e club cinese non attendevano in questo modo. Logico che Ramadani ed Erceg dopo pranzo siano partiti alla volta di Firenze per il faccia a faccia con il giocatore, rimasto in città e non partito per Verona (oggi c’è Chievo-Fiorentina) perché squalificato.
SPINTE CINESI La cena di ieri sera (durata circa un’ora) non è quindi servita a Kalinic per cambiare idea, nonostante il Tianjin fosse pronto a un ulteriore rilancio rispetto ai 10 milioni più due di bonus già offerti. Anche la moglie del calciatore, Vanja, non era infatti convinta di cambiare così radicalmente contesto di vita (la coppia ha anche un figlio, Mateo, ndr) e ha avuto peso determinante nella questione. Per questo si è arrivati a rifiutare il contratto quadriennale del Tianjin Quanjian (che alla Fiorentina aveva intenzione di sborsare 35 milioni più tre di bonus). Nel mercato può accadere di tutto anche se stavolta il club cinese, dopo il doppio no incassato ieri, difficilmente rilancerà ancora. Il croato resterà a Firenze fino a fine stagione: a giugno, poi, la situazione potrebbe cambiare ancora. Con la Premier League pronta all’assalto.
COERENZA VIOLA Nel pomeriggio di ieri, anche il club dei Della Valle ha parlato ribadendo la linea portata avanti nell’ultimo mese. Lo ha fatto tramite un comunicato ufficiale. Che parte dal succo dell’intervista concessa da Kalinic ai media croati. «Tutti mi spingevano verso la Cina… Ma non la Fiorentina ed i suoi tifosi. Io resto». «La Fiorentina – si legge – apprende con grande piacere e soddisfazione le dichiarazioni rilasciate da Kalinic alla stampa croata e la sua intenzione di voler restare a Firenze per proseguire in maglia viola la sua carriera. La Fiorentina non si è mai seduta a nessun tavolo di trattativa per la cessione del giocatore in quanto considera Kalinic un punto di forza della squadra avendo fissato una importante clausola rescissoria (50 milioni, ndr), proprio per scoraggiare eventuali acquirenti». Salvo ulteriori colpi di scena, non attesi e quindi difficilmente spiegabili, si va avanti così. Sul mercato, semmai, servirà un sostituto di Zarate: va per 2,5 milioni al Watford.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it