Cinque gol in quattro giorni. Dopo aver viaggiato per quasi 2500 chilometri, da Liberec a Cagliari. Nikola Kalinic torna bomber, e si riprende la Fiorentina. Decisivo in Repubblica Ceca con i primi due gol contro lo Slovan, decisivo a Cagliari con una splendida tripletta: il pareggio da rapace d’area, l’1-4 addirittura con tiro dal limite (una rarità per lui), l’1-5 che mette in ghiaccio la partita con un colpo di testa preciso. Nel mezzo, anche l’assist (mica banale) per l’1-2 di Bernardeschi che porta avanti i viola.
Una prova a tutto tondo, per Nikola Kalinic. Che si porta a casa il pallone della partita. Finalmente ben servito, e ben integrato nei piani d’attacco viola. Coinvolto, e non solo là davanti a sbattersi al centro delle difese avversarie. È la seconda tripletta in viola, per Kalinic. La prima, ricorderete, arrivò nella notte di San Siro, 13 mesi fa. Anche a Milano, tre gol e un assist per il croato contro l’Inter. Bomber da trasferta, il numero 9 viola. Parlano i numeri.
Con i tre gol di Cagliari, Kalinic arriva a quota 20 centri in maglia viola (e 9 assist), in 53 partite. Media di un gol ogni 192′ giocati. Soprattutto, di questi 20 gol, ben 13 Nikola li ha segnati in trasferta. Una stranezza, per un attaccante. Eppure lui va in controtendenza. Quest’anno, 6 reti su 7 Kalinic le ha segnate fuori casa. La tripletta di Cagliari, la doppietta di Liberec e il gol a Torino contro la Juve. In casa, in gol solo contro il Qarabag. Lo scorso anno, il leit motiv era stato similare: in campionato, 7 gol su 12 erano arrivati lontano dal Franchi. Secondo miglior bomber esterno della scorsa Serie A, dietro ad Higuain (insieme ai vari Dybala, Icardi e Bacca, i quali però avevano segnato più reti in casa rispetto alle trasferte).
Kalinic bomber da trasferta, alla Fiorentina e non solo. Anche al Dnipro, Kalinic segnò ben 24 gol su 49 fuori casa: un’assoluta rarità, per il campionato ucraino. Al Blackburn, nell’esperienza inglese, 8 gol su 13 fatti in trasferta. Un’evoluzione, negli anni, rispetto a quando Kalinic giocava in Croazia: all’Hajduk Spalato, infatti, Nikola segnò in trasferta solo 6 gol dei 32 in campionato.
Maturità, capacità di sfruttare gli spazi che gli avversari lasciano quando giocano in casa. Come ieri a Cagliari. Segnare fuori casa, però, non basta. E allora Kalinic è atteso subito ad un nuovo test. Tornare ad esultare al Franchi. In campionato, il croato non segna in casa da oltre 6 mesi: era il 24 aprile scorso, quando Kalinic pareggiava momentaneamente contro la Juve (1-2 poi il finale). Mercoledì, contro il Crotone, nuovo banco di prova per la Fiorentina. E per Nikola Kalinic. I gol del croato, vitali per la rinascita viola. Ora serve tornare a segnare anche al Franchi.
Di
Marco Pecorini