Rassegna Stampa

Kalinic resiste e (per ora) dice no a Cannavaro

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Ci sono i cinesi da una parte e un muro dall’altra. Ma la «Grande Muraglia», una delle meraviglie del mondo, non c’entra proprio nulla. Si tratta di calcio. La Cina sta per Tianjin Quanjian, club che vuole fare la spesa nei campionati europei. E il muro altro non è che la reazione attuale del protagonista della vicenda, l’attaccante croato Nikola Kalinic.

Già, perché la squadra allenata da Fabio Cannavaro fa davvero sul serio e dopo alcuni sondaggi e richieste dei giorni scorsi è pronta ad affondare il colpo da un momento all’altro. Peccato che, appunto, davanti per il momento ci sia un bel muro. Costruito proprio dal giocatore stesso che nonostante le sirene e le offerte arrivate fino ad oggi (stipendio che sfiorerebbe i 10 milioni di euro all’anno) non ha intenzione di cambiare aria e lasciare la Fiorentina a gennaio.

La situazione è simile a quella maturata dei giorni scorsi, con il club cinese che continua a lavorare per valutare la fattibilità di questa trattativa, eventualmente per poi virare su altri grandi bomber. Prima però il Tianjin Quanjian vuol esser sicuro di aver fatto davvero il possibile, per questo nei prossimi giorni le novità non sono assolutamente da escludere, così come altri colloqui con l’agente del calciatore.

Con un aspetto non secondario da non sottovalutare: il costo del cartellino non rappresenta un problema, visto che Kalinic ha una clausola rescissoria da 50 milioni. Chi si presenta con questa cifra (i cinesi sono disposti a spenderla) deve «solo» convincere il giocatore e pagare la società. Questo Corvino lo sa benissimo e non è un caso che rimanga vigile sul mercato degli attaccanti. D’altronde con una clausola i rischi sono questi.

Nel caso di una cessione, Kalinic non sarebbe certo un giocatore facile da rimpiazzare, soprattutto nel mercato di gennaio. E il fatto che Babacar non sia stato convocato per la Coppa d’Africa è solo una parziale consolazione. Quindi semmai il sostituto vero e proprio arriverebbe a giugno.

Intanto però il dg viola continua a seguire l’evoluzione della vicenda Jovetic, anche lui corteggiato dal mercato cinese. Ma è sempre questione di soldi. In Cina guadagnerebbe probabilmente di più) di ciò che percepisce all’Inter (3,5 milioni netti), la Fiorentina può garantirgli al massimo la metà.

E poi c’è Simone Zaza. Il caos al Valencia lo allontana dalla Spagna ma il club viola è solo uno dei tanti che ha chiesto informazioni su di lui. E comunque, tutto dipenderà dalla solidità del «muro» Kalinic.

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