Se la stagione della Fiorentina per molti è praticamente finita, nessuno sembra rassegnarsi all’idea che il Tianjin possa presentare un’ultima disperata offerta per Nikola Kalinic. L’eliminazione dall’Europa League ha riacceso i riflettori sul futuro del croato e la chiusura del mercato cinese al 28 di febbraio, non fa dormire sonni tranquilli ai tifosi viola. Non sono bastate le parole del giocatore di qualche settimana fa a scacciare dubbi e perplessità sulla trattativa e anche sulla sua permanenza in viola. Del resto società e proprietà hanno rimesso tutto nelle sue mani anche dopo il tracollo di giovedì sera e, come dall’inizio, la sensazione è che se arriverà un’altra offerta vicina alla clausola rescissoria, la decisione spetterà ancora una volta al giocatore con la Fiorentina pronta ad incassare l’assegno monstre. La variabile che in pochi considerano resta sempre Sousa.
Dietro al gran rifiuto di Kalinic, oltre alla sua voglia di restare in Europa e misurarsi con la Champions League il prossimo anno, c’è stato fin dall’inizio il tecnico portoghese. Kalinic vuole rimanere alla Fiorentina fino a giugno e lo ha ribadito al suo agente anche ieri. Occhio però alla posizione di Sousa. La Fiorentina lo ha confermato almeno fino a lunedì, ma in caso di risultato negativo con il Torino, tutto sarebbe nuovamente in discussione. E a quel punto anche il futuro di Kalinic. Discorso identico poi per giugno.
L’addio ormai certo di Sousa coinciderà con la richiesta da parte del giocatore di lasciare la Fiorentina. Il suo sogno è quello di misurarsi in un top club europeo e non lo ha mai nascosto. Nel mezzo la Fiorentina, il nuovo tecnico e una clausola rescissoria da 50 milioni di euro. To be continued…
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Redazione LaViola.it