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Kalinic, la Fiorentina e la Cina: mercoledì il giorno della verità

La neve e il ghiacchio di Pescara, forse, almeno in chiave mercato, hanno fatto un piccolo favore alla Fiorentina. Ma anche a Kalinic e ai cinesi del Tianjin Quanjian.
Il discorso è semplice: non giocando la partita, i due club e ovviamente lo stesso bomber, hanno avuto un’occasione in più per non… rischiare.

La Fiorentina di perdere una montagna di soldi (giocando, Kalinic sarebbe potuto incorrere in un problema fisico); il giocatore (sempre per la stessa ragione) di vedersi costretto a rinunciare a un ingaggio da nababbo che ormai è lì a portata di mano.

Troppi rischi, insomma. E la neve di Pescara, in questo, sembra essere stata provvidenziale. In effetti, ieri a Firenze c’era anche Andrea Della Valle, che con Corvino e Freitas ha fatto gli onori di casa per la presentazione di Giancarlo Antognoni ai giocatori. Poi, inevitabilmente, ecco il punto sul mercato: con precisi (e forse decisivi) al futuro di Kalinic.

I tempi dicono che la Cina formalizzerà il tutto (offerta di 45 milioni e maxi ingaggio al croato) fra martedì e mercoledi e di conseguenza proprio la giornata di mercoledì – con lo staff dirigenziale viola al completo e a Firenze per la coppa Italia –, il domani di Kalinic potrebbe prendere una piega definitiva.

Ma c’è un appunto da mettere a margine della questione: se la Fiorentina dovesse perdere Kalinic a metà della settimana è evidente che Sousa, in vista della Juventus (domenica prossima) avrà a disposizione l’erede del croato.

Il nome? Di sicuro non può essere il solo Seferovic il rinforzo giusto e quindi le piste d’attualità da seguire con maggiore attenzione sono quelle che portano a Zaza (già proprio l’ex juventino di rientro dal West Ham) e Gabbiadini, con Muriel (Samp) che nelle ultime ore sembra aver guadagnato terreno importante.

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