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Kalinic, la Cina non è così vicina. Mentre per Badelj…

Finiti i pranzi e le cene di Natale, tra un “Cosa fai a Capodanno?” e l’altro, un solo argomento tiene banco nelle ‘mondo viola’: l’offerta monstre giunta dal lontano oriente per Nikola Kalinic.

Ma facciamo un piccolo passo indietro. È il 13 dicembre e, facendo il suo ingresso alla festa natalizia del settore giovanile, il patron viola Andrea Della Valle annuncia ai pochi giornalisti presenti che nel contratto dell’attaccante croato è stata inserita una clausola di 50 mln. Non certo una cifra che di fatto blinda il croato ma abbastanza alta da scoraggiare un buon numero di pretendenti europee.

Di sicuro nessuno si sarebbe aspettato che le minacce potessero già arrivare prima della fine dell’anno. E allora, in una sessione di mercato che prima ancora del suo inizio ha già portato in Cina Tevez e Oscar per cifre stratosferiche, ecco arrivare l’offerta da 40 mln (più 10 d’ingaggio) per il numero 9 viola da parte del Tianjin Quanjian di Fabio Cannavaro, club neo promosso della Super League.

Stop all’allarmismo però. La verità è che ancora nessuno è ufficialmente venuto a bussare alle porte del club viola. E sia dalla parte del giocatore che da quella della Fiorentina filtra la volontà di non separarsi almeno fino a giugno.

Da parte della società, per quanto allettante, la proposta non verrà ascoltata se non pareggerà i 50 mln della clausola rescissoria posta nel contratto. È vero, come ha recentemente ricordato il consigliere Panerai, il bilancio viola presenta ancora un passivo che dovrà in qualche modo essere colmato. I soldi cinesi potrebbero rappresentare un’occasione quasi irripetibile, ma priverebbero i viola di un giocatore chiave nel pieno della stagione e in una sessione di mercato in cui sarebbe difficile rimpiazzarlo. Senza dimenticare che Kalinic è un giocatore fortemente voluto da Sousa, che ne ha fatto il perno dell’attacco, e una sua partenza potrebbe far storcere il naso all’allenatore.

È vero però qualora i cinesi dovessero decidere di pareggiare la clausola, la società società non avrebbe di fatto più voce in capitolo. Rimane allora da valutare la posizione del croato, il quale non sembrerebbe troppo attratto da un campionato come quello cinese, essendo ancora nel pieno della sua carriera. Se l’ingaggio proposto fosse davvero di 10 mln all’anno, allora le certezze del giocatore potrebbero anche arrivare a vacillare.

Per un croato che sembra destinato a rimanere in viola, ce n’è un’altro che improvvisamente sembra farsi più lontano da Firenze, in direzione Milano: Milan Badelj. Se l’Inter in queste ore sembra aver sistemato il centrocampo con l’arrivo in prestito di Lucas Leiva, il Milan pare essere riuscito finalmente a fare cassa in modo da poter investire sul mercato.

Adriano Galliani infatti è partito nei giorni scorsi per Rio de Janeiro per trovare l’accordo con Luiz Adriano per la sua cessione allo Spartak Mosca. La cessione del brasiliano al club russo permetterebbe al Milan di risparmiare i 4 mln del suo contratto, con scadenza 2020. Ecco quindi che l’a.d. dei rossoneri avrebbe finalmente a disposizione i fondi da reinvestire per il centrocampista viola che rappresenta senz’altro uno dei giocatori in cima alla lista dei desideri di Vincenzo Montella.

La cifra per ‘strappare’ Badelj alla Fiorentina si aggira intorno ai 12 mln. La domanda ora è: qualora il passaggio del centrocampista dovesse di fatto materializzarsi i soldi verranno reinvestiti sul mercato?

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