C’era una volta un presidente che saliva in balaustra e appendeva striscioni. “Batistuta è incedibile”, assicurava Vittorio. Oggi, al massimo, ci si impegna «a fare grandi sacrifici per provare a trattenere i calciatori migliori ». Parole di Pantaleo Corvino, sottoscritte e controfirmate sia da Mario Cognigni che da Andrea Della Valle. Il riferimento, usando sempre i concetti espressi dal direttore generale viola, è ai “pilastri”. Gonzalo Rodriguez, Astori, Alonso, Badelj, Vecino, Borja Valero, Bernardeschi, Ilicic e Kalinic. Potremmo definirgli gli “intoccabili fino ad offerta contraria”. Traduzione. La società farà di tutto per difenderli, ma non esistono incedibili. Del resto, se pure la Juve è “costretta” a prendere in considerazione le proposte per Pogba, figuriamoci la Fiorentina. E veniamo quindi alla cronaca degli ultimi giorni. Una settimana fa, al centro sportivo, si è visto l’agente di Borja Valero. Ieri, invece, è stata la volta di Tomislav Erceg, procuratore di Nikola Kalinic.
«Soltanto un saluto dopo aver accompagnato il ragazzo alla ripresa degli allenamenti», si è affrettata a far sapere la società. Possibile. Dopo l’Europeo infatti, e consumate le vacanze, il bomber croato è tornato a disposizione di Paulo Sousa. Eppure, è difficile credere che nell’incontro tra Erceg e Corvino non si sia parlato di mercato. Anche perché l’addio di Higuain al Napoli ha messo in moto un vortice che, da qua al 31 agosto, è destinato a far parecchio rumore. De Laurentiis, per esempio, ha praticamente definito l’acquisto (per circa 30 milioni) di Milik, dall’Ajax. Domanda: questo esclude un eventuale assalto a Kalinic? Probabilmente no. Perché se alla fine il Napoli dovesse rinunciare a Icardi, potrebbe decidere di far “doppietta”. Sostituire il Pipita non con uno, ma con due calciatori. Magari cedendo Gabbiadini. E torniamo all’incontro di ieri. Una chiacchierata esplorativa nella quale l’agente del “9”, versioni di facciata e di comodo a parte, ha cercato di capire come si comporterebbe Corvino in caso di offerta concreta.
Sensazioni? La Fiorentina farà di tutto per resistere, ma davanti a proposte monstre non potrebbe voltarsi dall’altra parte. E quindi? E quindi diciamo che per 25 milioni (indicativamente) Kalinic avrebbe il via libera. Il muro c’è, per intendersi, ma occhio alle sorprese. Una battaglia, questa, che vale anche per Borja Valero. Nessuno lo vuol cedere, ma il pressing di Milan e Roma, più un paio di club spagnoli, è forte. La posizione dei viola, comunque, è sempre la stessa. Si cede soltanto davanti ad offerte “impossibili da rifiutare”. Con due specifiche. Importanti. La prima: per il momento non ci si siede a trattare rinnovi o adeguamenti di contratto. Un aspetto, questo, sul quale però gli agenti torneranno presto a farsi sentire. La seconda: né Borja né Kalinic hanno manifestato la voglia di andarsene. La situazione, in sintesi, è chiara. La Fiorentina vuol ripartire dai suoi pilastri, e farà ogni sforzo per trattenerli. Se poi dovessero arrivare le famose offerte irrinunciabili, Corvino attiverebbe immediatamente il Piano B. Cedere, per poi aggredire quei giocatori che, per questioni di budget e di spazi, al momento non può acquistare. Un esempio? In caso di cessione di Kalinic il dg viola si butterebbe su Jonathan Calleri o, in alternativa, su Pavoletti.