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Kalinic eguaglia… Kalinic in Serie A: 12 gol in 24 gare, verso il record personale

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Quando Kalinic eguaglia… Kalinic. Dodicesimo centro in campionato per il croato, quello segnato lunedì contro il Torino. Rete passata in secondo piano dopo la mezz’ora finale shock della Fiorentina. Ma è il terzo gol in tre partite per Nikola. Tre reti che non hanno portato troppe gioie ai colori viola, ma vanno ad aumentare il bottino stagionale dell’ex Dnipro.

Non è mai stato un bomber di razza, Kalinic, in carriera. Per caratteristiche, movimenti, e numeri. Quando era 20enne ha raggiunto 17 e 15 gol in due campionati di fila all’Hajduk Spalato, in Croazia. Poi non ha mai superato la barriera dei 12 centri in campionato. Dodici, appunto, come i gol segnati in questa Serie A. Dodici erano state anche le marcature del 2015/2016 nel campionato italiano. Kalinic, dunque, eguaglia Kalinic. La scorsa stagione 12 gol in 36 partite di Serie A, ovvero un gol ogni tre gare.

Quest’anno, invece, le 12 reti sono state fatte in 24 partite. 17 gol in 33 gare comprese le coppe. Media di un gol ogni due partite (1 ogni 150′ riguardo al rapporto con i minuti giocati). Con la prospettiva, ovviamente, di migliorarsi. E di puntare al record personale. Un anno fa 16 reti stagionali in 46 gare, comprese coppe e inizio di stagione con il Dnipro; nel 2014/2015, quando arrivò in finale europea con gli ucraini, Kalinic segnò 12 gol in campionato, e 19 reti totali. Tornando indietro, tutte stagioni da 10 o meno reti per Nikola.

Un anno fa stupì tutti, Kalinic, con 10 gol nelle prime 16 partite di campionato. A fine febbraio arrivò a quota 11 centri, per poi bloccarsi come tutta la Fiorentina. Adesso, insomma, arriva il difficile anche per lui, che punta ad uscire dal periodaccio come tutta la Fiorentina. E per farlo, servono (ancora) i suoi gol. Per i viola, e per il futuro anche personale di un centravanti che piace a tante big europee. Domenica a Bergamo, dove già Nikola timbrò il cartellino un anno fa, entrando nella mezz’ora finale e chiudendo la gara. Sarà un’altra sfida, è soprattutto un’altra Atalanta.

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