
PARTITA da innesco multiplo di primati, compreso quello dell’assurdità, resta però sul piatto la seconda vittoria esterna consecutiva della Fiorentina, che in tre giorni segna otto gol e inaugura la bottega degli esterni alti. Kalinic, Bernardeschi e Tello (due assist) sono i protagonisti assoluti della vittoria a Cagliari in un pomeriggio in cui la Fiorentina fa molte cose: parte malissimo, reagisce benissimo, continua meglio, dilaga e infine becca due gol fotocopia da calcio d’angolo. Il 5-3 è risultato da torneo di calcio a sette, la squadra viola lo conquista sul campo del Cagliari che non aveva mai perso in casa. La scelta iniziale di Sousa sorprende, perché dal centrocampo a 3 visto in Repubblica Ceca si passa al 4-2-3-1 con gli esterni finalmente alti e coperti alle spalle. Una smazzata. Uno scrollone. La Fiorentina disegnata sulla carta a giugno è riemersa a fine ottobre in Sardegna. Che sorpresa. E quanta sofferenza prima di arrivarci.
LA FIORITURA viola nel primo tempo è inaspettata, sboccia dopo l’inizio choc e poi grandina sotto forma di gol travolgendo Storari. Una vendemmia di queste dimensioni sorprende tutti _ forse anche Sousa _ che ha avuto il coraggio di impostare una squadra offensiva e diversa da quella che tutti si aspettavano: il 4-2-3-1 con Borja e Vecino a centrocampo diventa un 4-4-1-1 in fase difensiva, resta il concetto degli esterni che finalmente hanno un body guard alle spalle e possono concentrarsi sulla fase offensiva.
NEL CASO di Bernardeschi, ancora di più: a lui è concessa la possibilità di attaccare sulla fascia e di fare la seconda punta. L’esplosione dell’attacco sarà una coincidenza, oppure la partita che gira bene perché il dio del pallone ha posato l’occhio sulla Sardegna, ma il ribaltamento filosofico della partita ha pochi precedenti: la Fiorentina va sotto dopo un minuto perdendosi il blitz in area di Di Gennaro, poi si avvicina al pareggio due volte con Ilicic, rischia lo 0-2 per un’altra incursione di Di Gennaro (bravo Tata) e da lì comincia a frantumare il Cagliari. Con una leggerezza mai apprezzata nelle precedenti 8 partite di campionato _ come se fosse uscita da una trappola _ la squadra di distende e comanda. Prima Kalinic spizzica in porta un assist di Tello da destra (posizione regolare, nonostante le proteste del Cagliari) e poi succedono molte altre cose notevoli: assist di Kalinic per Barnardeschi, che da seconda punta taglia sul difensore e appoggia, in gol; il gran sinistro di Berna che svernicia il «sette» e porta il viola sul 3-1, un’altra percussione di Bernardeschi che partendo da destra lascia la palla a Kalinic per il destro del 4-1. Poker in 20 minuti. Dopo 9 minuti nella ripresa è Tello a offrire la palla giusta per Kalinic, che nella circostanza fa un gran movimento e di testa batte Storari. Sul 5-1 il Cagliari trova due reti da calcio d’angolo, azioni identiche: la prima segna Capuano, la seconda Borriello. Formidabile nella seconda occasione l’arrabbiatura di Sousa con Sanchez (coinvolto anche Kalinic). Ma va tutto bene e c’è spazio anche per far esordire in A Hagi e Diks.

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Redazione LaViola.it