LOTTANO contro il tempo Kalinic e Babacar. Per motivi diversi, ma lottano contro il tempo. Per esserci ad Empoli Nikola, per prendersi definitivamente la Fiorentina ed allontanare spettri di cessione a gennaio Khouma. I due attaccanti della Fiorentina sono rimasti a Firenze in questa pausa per le nazionali. Lavoro intenso per entrambi. Il super utilizzo di Kalinic nella settimana che ha visto la Fiorentina vincere con lo Slovan Liberec in Europa League e pareggiare poi con la Sampdoria, ha portato una contrattempo di natura fisica che proprio non ci voleva. La lesione di primo grado al bicipite femorale sinistro ha costretto Kalinic a saltare gli impegni con la Croazia ed a concentrarsi sul recupero di un infortunio che potrebbe però essere meno grave del previsto. Gli straordinari fatti dallo staff medico viola, con terapie a ritmo serrato, spingono verso l’ottimismo per un recupero – almeno per la panchina – in vista di Empoli. Kalinic è elemento insostituibile per Sousa, che lo ha voluto a Firenze nell’estate del 2015, precisandone la paternità dell’affare a più riprese.
QUESTIONE DI TEMPO anche per Babacar, l’altra faccia di questa storia fatta di gol, ma con qualche sorriso in meno. Pensava di meritarsi un po’ più di spazio ‘Baba’. Il prolifico inizio di stagione e le parole di apprezzamento di Sousa sul modo di allenarsi del senegalese, avevano fatto pensare veramente ad un suo impiego più assiduo. Archiviata – almeno per ora – la soluzione di una Fiorentina con due punte ‘vere’, Babacar nelle ultime quattro uscite per tre volte è rimasto seduto in panchina, giocando soltanto sotto il diluvio nella gara contro il Crotone. Le condizioni di Kalinic ed il nuovo rientro in Argentina di Zarate, rendono automatico il pensiero che già ad Empoli, ‘Billy’ sarà di nuovo chiamato in causa. E sarà un’occasione importantissima per lui, un’occasione per mettersi di nuovo in mostra e meritarsi più spazio. Babacar vuole giocare, vuole sentirsi importante. Servono gol pesanti in questo ultimo mese e mezzo di 2016. Per tornare a sorridere e non rivedere il mercato di gennaio come uno scenario sempre più percorribile.
Di
Redazione LaViola.it