La domanda può sembrare inquietante ma è assolutamente realistica: tentenna più Della Valle che si è trovato sul piatto una quarantina di milioni (prendere o lasciare) o tentenna di più Kalinic davanti al bivio di lasciare l’Europa per il calcio cinese?
La risposta, dopo i fatti degli ultimi giorni, sembra piuttosto chiara: Kalinic non tentenna più da tempo (in pratica il suo sì alla Cina è quasi scontato). Così i dubbi veri li ha adesso Andrea Della Valle che non avendo mai ricevuto una proposta d’acquisto (per Kalinic) di 50 milioni, ne ha evidentemente una più debole. Ma altrettanto difficile da non ascoltare (40 milioni più bonus). E da prendere in considerazione.
Così, proprio per questa ragione, ieri Corvino si è spostato a Milano, dove si muoverà la partita a scacchi vera e propria (e sicuramente definitiva) del caso Kalinic.
Il dirigente viola ha lavorato su un doppio tavolo: prima con i rappresentanti del Tianjin, il club di Cannavaro, che per il cartellino del croato è pronto a spendere al massimo 40 milioni (38 l’offerta ufficiale). Poi Corvino si è diretto al vertice con i rappresentanti del giocatore per capire quali – eventualmente – sono i margini per immaginare un no di Kalinic a un ingaggio in salsa cinese, dieci volte più pesante di quello che gli sta garantendo la Fiorentina.
Di sicuro c’è che le parti hanno iniziato a parlarsi anche se a tavoli separati. Il che, ovviamente, pare il giusto prologo per il vertice a tre dal quale potrebbe nascere davvero la cessione della punta croata. Il sostituto? La Fiorentina continua a far girare la voce che il reparto d’attacco prevede il ritorno di Seferovic, ma è chiaro che con la cessione di Kalinic, Corvino dovrà consegnare a Sousa anche un’altra punta.
E allora i nomi che rimbalzano con maggiore forza sono quelli di Gabbiadini e di Calleri. Il primo, è vero, sembra destinato a lasciare Napoli con destinazione Inghilterra, ma il fatto che l’operazione italo-inglese non sia ancora andata in porto, lascia uno spiraglio importante anche alle ambizioni della Fiorentina. Calleri è invece uno degli argentini che Corvino ha sempre avuto nel cuore e il blitz per strapparlo al West Ham (anche in prestito) dove non ha spazio, è una soluzione da tenere in considerazione.
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Redazione LaViola.it