Paulo Sousa e Simone Inzaghi sarebbero i candidati principali qualora i bianconeri esonerassero il tecnico ex Napoli
Finisce al cospetto dell’ennesima partita decisiva persa in stagione il cammino europeo della Juventus di Sarri, scrive La Repubblica edizione Torino. Un capolinea amaro, che spaccherà di più il fronte del tifo bianconero tra i sostenitori di Sarri, ridotti ormai a pochi rappresentanti, e chi ne ha già abbastanza dopo un solo anno della rivoluzione tecnica voluta da Paratici e Nedved ma non sostenuta nei fatti. Chiamato a migliorare la qualità del gioco della Juventus, senza per questo rinunciare alle vittorie e ai trofei, Sarri ha conquistato lo scudetto perdendo però tutte le sfide decisive: la Supercoppa con la Lazio, la Coppa Italia contro il Napoli e ieri sera il ritorno degli ottavi contro il Lione.
La fase difensiva, uno dei punti di forza del dna bianconero, si è rivelata fragile, generando insicurezza. Eliminazione che apre la crisi in casa Juve: un momento difficile da gestire, sia per la delusione, che potrebbe portare a decisioni affrettate, sia per il poco tempo a disposizione per rivoluzionare nuovamente, dopo un solo anno di progetto, la struttura tecnica e tattica della squadra. La panchina traballa pericolosamente e i nomi di Inzaghi e Paulo Sousa appaiono al momento i due più gettonati per sostituire il tecnico ex Chelsea.
Secondo La Gazzetta dello Sport, la Juve aspetta eventuali novità da Madrid per Zidane, e pensa anche al ritorno di Allegri, che ha mantenuto buoni rapporti con Agnelli.
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Redazione LaViola.it