Notizie

Juric: “La Fiorentina ha preso la strada degli investimenti, noi dell’austerity”

Published on

L’allenatore del Toro alla vigilia del match contro i viola: “Perplesso dalle politiche di austerity della società, non ne ero al corrente. Sfida allucinante”

Ivan Juric, tecnico del Torino, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Serie A di domani sera contro la Fiorentina. Queste le sue dichiarazioni: “L’avversario è molto forte. Ha fatto bene a Roma, anche con un giocatore in meno. Ha giocato bene, ha giocatori di talento e forti. Sarà una partita tosta. Noi cercheremo, come contro l’Atalanta, di essere propositivi, aggressivi. Proveremo a vincere più contrasti possibili per portare a casa punti”.

ITALIANO E LA FIORENTINA. “Credo che la mia situazione e quella di Italiano siano molto differenti. Un po’ perché la Fiorentina ha fatto meglio rispetto al Torino negli ultimi due anni nei punti e nei risultati. Inoltre le due società hanno preso due strade differenti. La Fiorentina ha preso la strada dell’investimento, di comprare nuovi giocatori per tanti soldi, di confermare giocatori che sono stati voluti dalle altre squadre con rinnovi importanti, da Milenkovic a Vlahovic. La mia società invece ha preso la strada dell’austerity, puntando a tagliare i costi in ogni modo, a prescindere dalla forza della squadra, arrivata negli ultimi due anni a salvarsi all’ultima giornata. E’ legittimo perché sono stati persi molti soldi negli ultimi due anni, ma io e il mio staff non eravamo a conoscenza di questa austerity, di questa volontà di tagliare tutti e tutto. Sono rimasto perplesso dal modo di fare. E’ legittimo perché la società ha perso tantissimi soldi sia per risultati che per Covid che per investimenti sbagliati sul mercato. Ma noi non eravamo a conoscenza. Anche per questo la situazione è molto stimolante, è la sfida più stimolante che ho avuto perché l’obiettivo è risollevare la squadra dopo che ha perso giocatori importanti; sto tentando di recuperare risorse come giocatori che tornano dai prestiti e giocatori che hanno reso poco negli ultimi due anni. Ora è arrivato un giocatore in prestito secco. La sfida è allucinante, cercare di fare meglio degli ultimi due anni. Comunque, la situazione è questa. La accetto, ma non ero a conoscenza”.  

SULLA VERTICALITÀ DELLA FIORENTINA. “Si può metterla in difficoltà? Se non siamo messi bene in campo, sì. La Fiorentina ha tanta qualità, tanta gioventù e tanta tecnica. Italiano mi piace tanto, perché è propositivo. Non ha paura di niente. Se non sei a posto contro di loro, puoi soffrire”. 

SU POBEGA IN PRESTITO SECCO.Un ragazzo che arriva in prestito secco senza alcun diritto per noi perché in questo momento avevamo bisogno di un giocatore di questo tipo. Accetti i compromessi, anche se non è una cosa bella lavorare per le altre società. Si tratta di un centrocampista giovane, ma si può definire un centrocampista totale. Ha belle prospettive, anche se l’anno scorso ha giocato e non giocato allo Spezia. Ci può dare una grossa mano. Può giocare sia da interno che più avanti”. 

SULLA SCONFITTA CON L’ATALANTA. “Abbiamo giocato una grandissima partita, anche se all’Atalanta mancavano diversi giocatori importanti. Il modo di stare in campo, di dominare, di creare tante occasioni davanti alla porta loro è un fatto molto positivo. Contro di loro non è mai facile. Hanno dimostrato di saper vincere anche quando giocano peggio dell’avversario. Un peccato aver perso punti. Raramente ho visto un’Atalanta così in difficoltà e così dominata da una squadra avversaria. Questo dimostra che c’è un gruppo che ci crede tanto, che lavora parecchio. Dopo la partita contro la Cremonese questo gruppo ha avuto una reazione impressionante. Questo è un fatto molto positivo. La disponibilità del gruppo è allucinante e credo che contro l’Atalanta si sia visto”. 

SULLE DIFFICOLTÀ. “Diventa difficile da rispondere. Ci sono talmente tante problematiche che diventa complicato iniziare a elencarle. Quello che mi dà fiducia è l’atteggiamento della squadra durante gli allenamenti e durante la partita contro l’Atalanta. Si è andati oltre le voci di mercato, i fastidi e i dolori. Si sono dimostrati pronti e questo mi dà molta forza. Ci sono tanti altri ostacoli, ma me li tengo per me”. 

DEFEZIONI IN DIFESA. Bremer non c’è. Ha un problema alla caviglia. Un problema, perché è l’unico che può essere ultimo uomo. Dovremo arrangiarci in altro modo. Non posso confermare il terzetto difensivo visto contro l’Atalanta, che ha fatto una grande partita. Ansaldi? Non parte dal 1′ a Firenze perché mi è piaciuto molto Aina. Ansaldi ha svolto una settimana piena, si è allenato. E’ un po’ indietro, ma ha fatto una settimana normale. Giocherà comunque Aina, perché ha compiuto passi in avanti, spero che ne faccia altri”. 

SU BELOTTI. “Lui non sarebbe andato via neanche se ci fosse stato un accordo con altre squadre. Lui ha dato parola che rimane, che vuole essere il capitano. Anche dopo il problema alla caviglia, l’atteggiamento in allenamento è impressionante. Lui sarà il nostro capitano. Resta al 100%”. 

EPISODI MUSSO-DRAGOWSKI. “Pairetto ci ha spiegato che Belotti e Abraham non potevano tirare, quindi i due portieri erano da giallo e non da rosso. Non mi soffermo su questo. Mi spiace per il risultato ma non è stata una decisione decisiva per il risultato”. (fonte ToroNews)

78 Comments

Popular Posts

Exit mobile version