L’allenatore dell’Hellas sbotta contro la società: “Il fatto che non venga a parlare con me nonostante ci siamo salvati è una mancanza di rispetto totale”
Ivan Juric, allenatore dell’Hellas Verona, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del pareggio per 1-1 contro il Torino. Questo un estratto delle sue dichiarazioni: “Noi abbiamo fatto qualcosa di allucinante, il fatto che la società non venga a parlare con me nonostante ci siamo salvati da tanto è un brutto segnale: una mancanza di rispetto totale per me. Poi giustamente lui (D’Amico, ds del Verona, ndr) dice aspettiamo e vediamo che succede. Ma nel calcio non è normale. Noi ci mettiamo il cuore per il nostro lavoro, che ci toglie tante energie: ci facciamo dei film per pensare a come migliorare e crescere, non è che alleno e vado a casa, io penso anche al Mantova, a come costruire giocatori o mettere in campo i giovani. Se poi non vedi lo stesso entusiasmo dalla società ci rimani male. Adesso vediamo cosa succede: ci sono 10 giorni, io ho un contratto e sono un dipendente. Il lavorare bene per me è un’altra cosa. Mi sarebbe piaciuta una carezza, perché ci siamo salvati contro un Cagliari che ha speso molto più di noi. Mi sarebbe piaciuto un apprezzamento diverso. Per me l’onestà sta al primo posto, ma quando metti tanto impegno poi ci rimani male su alcune cose. D’Amico ha lavorato bene per la disponibilità che ha, in confronto a realtà come Torino e Cagliari. Quando fai così bene, con così tanti sacrifici, per me ci vuole qualcosa in più”. (fonte CalcioHellas.it)
Di
Redazione LaViola.it