Il serbo ancora indietro. E l’esordio in campionato si avvicina, la situazione comincia a preoccupare
La Fiorentina non è riuscita ad andare oltre lo 0-0 contro la Nazionale del Qatar nella seconda uscita internazionale del suo precampionato e questo per Italiano e tutto il club, a due settimane dall’andata del playoff di Conference League contro la vincente di Twente-Cukaricki, inizia ad assumere i contorni di un primo campanello d’allarme (al quale si somma anche l’infortunio in partita di Duncan, uscito dolorante). Ma se per certi aspetti il ritorno da titolare di Milenkovic (con tanto di fascia da capitano, nonostante gli insistenti rumors di mercato) ha contribuito a garantire solidità a un pacchetto difensivo messo a dura prova solo pochi giorni fa dal Galatasaray, è stata piuttosto la solita mancanza di lucidità degli attaccanti che ha lasciato a desiderare. E che, inevitabilmente, sarà tema di riflessione nell’arco dei prossimi giorni, scrive Il Corriere dello Sport.
Su tutti, nel novero degli osservati della Sak Arena di Salisburgo (in quella che era stata definita come la prova dei quattro nuovi arrivati dal mercato), c’è stato Luka Jovic, ancora una volta rimasto a secco di gol – il serbo non va in rete dal 22 luglio contro il Trento – ma soprattutto in evidente ritardo fisico rispetto a buona parte dei compagni. Un saliscendi che in casa viola tutti avevano previsto (in particolar modo Italiano, mai domo nell’incitare il suo attaccante durante la gara e nell’invitarlo a partecipare il più possibile all’azione facendosi dare la palla) ma che adesso diventa vitale tamponare il prima possibile, visto che all’esordio in campionato mancano dieci giorni e che il successivo spareggio europeo non ammetterà sbavature, contando che tanto gli olandesi quanto i serbi arriveranno alla doppia sfida con la Fiorentina più avanti nella preparazione.
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Redazione LaViola.it