
L’attaccante serbo parte favorito su Cabral per scendere in campo dal primo minuto nella finale di Conference League di domani sera
Il ragazzo di Bijeljina è pronto. Partite come questa le sente sue. Dopo tre stagioni di “secca” finalmente si è ritrovato, è tornato quel goleador che da “momce”, da ragazzo in serbo, aveva portato a paragoni con Sergio Aguero e Radamel Falcao. Luka Jovic ha riscoperto il feeling col gol. Ha liberato la mente dall’incubo di essere diventato di colpo un “bidone”. Dopo che fra i 16 e 22 anni era stato la principale speranza di Belgrado. Tanto che il Real Madrid aveva speso per lui ben 60 milioni di euro nell’estate del 2019. Scrive La Gazzetta dello Sport.
«Non sempre va allenato il fisico – ha detto di recente il tecnico Italiano su di lui -, la sua mente nell’ultimo periodo è diversa. E tutte le occasioni che si è creato nelle ultime partite nascono dal fatto di aver capito che cosa significa sacrificarsi e lavorare per il gruppo».
Anni d’oro
A Basilea, per esempio, in semifinale di Conference League, entrato per l’amico brasiliano Cabral nei supplementari, Jovic è stato subito pericoloso di testa. Poi ha preso un palo e servito la sponda-assist per il gol decisivo di Barak. Contro la Roma, alla penultima di campionato, ha siglato il gol del pari, dopo esser andato a segno anche a Torino con i granata. Segnando per la prima volta in due gare di fila in Serie A. Come non gli capitava in assoluto da fine ottobre.
L’ultima volta che aveva segnato di fila in campionato era stato… in Bundesliga. Oltre quattro anni fa con l’Eintracht. Ecco, gli ultimi giorni felici, con Adi Hutter in panchina, dopo il feeling con Niko Kovac l’anno prima. Quel 2018-19 chiuso con 27 centri, di cui 17 in campionato, 5 tutti in un match in soli 46 minuti al Fortuna Düsseldorf.
Più giovane nella storia del torneo tedesco a riuscirci, a soli 20 anni. E come aveva fatto anche anni prima un certo Lewandowski. Più fortuna di così… Certo, aveva accanto uno come Sebastien Haller, il franco-ivoriano ora a Dortmund, maestro di calcio anche con l’Ajax, nonché proprio al West Ham anni fa. E il connazionale Kostic, maestro di assist, anche se ora deludente alla Juve.

Di
Redazione LaViola.it