Rassegna Stampa

Jovic ha complicato la vita a Cabral: ma Italiano non ha mai trascurato il brasiliano

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Il brasiliano ha accusato il colpo della concorrenza del serbo. Deve sfruttare le occasioni per vincere il ballottaggio

L’arrivo di un centravanti come Jovic non ha reso felice Cabral. E, soprattutto, non gli ha semplificato la vita. Anche perché fin da subito la piazza si è accesa per il serbo. E tutte le attenzioni, anche nel ritiro di Moena, si sono spostate sull’ex Real Madrid. Chi lo conosce racconta che Cabral ne abbia sofferto. E che, questa concorrenza «feroce», inizialmente gli abbia tolto serenità. Scrive il Corriere Fiorentino.

Eppure, Italiano, non l’ha mai trascurato. Anzi. E il fatto che si sia affidato proprio a lui per le due gare più importanti di questa prima parte di stagione (contro il Twente) vale più di mille parole. Una fiducia che nasce dal lavoro settimanale e dal segreto del centro sportivo dove, l’ex Basilea, mostra spesso giocate da urlo.

Rovesciate, botte dalla distanza, gol. Gli stessi compagni raccontano di avergli visto fare giocate da campione. Il problema, adesso, è confermarsi la domenica. Anzi. Il giovedì. Fino ad oggi infatti l’alternanza è stata scientifica. In Serie A (con l’eccezione di Udine) ha sempre giocato Jovic mentre, in Conference, dal primo minuto è sempre partito Cabral.

Totale: 4 gare da titolare per il serbo, 3 per Arthur (domani, salvo sorprese, saranno quattro) e una rete a testa. Per questo, a chi gli chiede di puntare con decisione su uno dei due, dandogli continuità, il mister risponde che sta facendo esattamente così. Entrambi stanno giocando con continuità. Una partita a testa alla settimana. Come Vlahovic, quando Prandelli gli consegnò la maglia da titolare. Né più, né meno. Sta a loro, adesso, cambiare passo.

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